LA SFIDA
NAPOLI Udite, udite la Lazio ha perso una partita. Ko per 1-0 contro

Mercoledì 22 Gennaio 2020
LA SFIDA
NAPOLI Udite, udite la Lazio ha perso una partita. Ko per 1-0 contro il Napoli. Decide Insigne dopo 2'. Non accadeva dal 7 novembre, in Europa League contro il Celtic. L'altra notizia è che il Napoli ha vinto la sua terza gara con Gattuso in panchina, la seconda al San Paolo e sempre in coppa Italia. Un quarto di nobiltà per gli azzurri che approdano alle semifinali dove sfideranno la vincente di Inter-Fiorentina. Un quarto d'ora da dimenticare per i biancocelesti che tra il decimo e il venticinquesimo vedono la buona sorte girarsi dalla parte opposta. Prima Immobile scivola mentre calcia il rigore, poi Leiva si becca un rosso per una reazione sì esagerata ma che nasce da un fallo inventato dall'arbitro Massa.
MASSA E IL CAMPO
Non proprio una buona serata per il fischietto di Imperia. Sbaglia non espellendo subito Hysaj per il fallo da rigore su Caicedo. Errore anche sul primo fallo di Leiva: il brasiliano prende il pallone, ma sbaglia a mandare platealmente l'arbitro a quel paese. In generale non tiene mai in mano la partita e la sua faccia, nelle decisioni importante, fa trasparire insicurezza.
Terribile anche il prato del San Paolo. Tante zolle che si staccano e terreno scivolosissimo. Ma la causa del ko laziale va ricercata in un approccio svagato e nella mancanza di cattiveria. Quella che le ha permesso di ribaltare partite anche quando sembrava impossibile. Andare sotto al secondo minuto e reagire poco o nulla non è da Lazio. O meglio non è quello che ci ha abituato a vedere la squadra di Inzaghi. Ecco allora che il parallelismo con quel ko di novembre sempre in coppa deve far riflettere. I biancocelesti sembra che abbiano deciso di puntare forte tutto sul campionato. Difficile spiegare altrimenti una prestazione così. Anche i cambi di Inzaghi sembrano orientati verso questa spiegazione. Sarebbe preoccupante se invece avesse ragione Tare con quel suo «Troppi complimenti fanno male».
REAZIONE TARDIVA
Detto questo i ragazzi di Gattuso hanno dimostrato di avere più cattiveria. D'altronde in palio ieri per loro non c'era solo una semifinale ma molto, molto di più. Il boato al gol di Insegne degli ultras tornati dopo un lungo sciopero fa ben capire la tensione che si respirava al San Paolo. Gli Azzurri hanno resistito quando la Lazio, forse troppo tardi, ha iniziato a giocare. Un palo e una traversa e due gol annullati per questione di centimetri: uno a Immobile e uno ad Acerbi. Anche il Napoli ha avuto le sue chance clamoroso l'incrocio di Insigne. Detto questo una sconfitta ci può stare. Anzi forse è il modo giusto per affrontare il derby da vertigini di domenica pomeriggio. La Lazio, detentrice, saluta la coppa ma lo fa per inseguire una pazza idea.
HANDICAP MARADONA
«Il problema di Napoli, città unica al mondo, è quello di non aver mai vinto nel passato. Solo 2 scudetti perché hanno avuto un gravissimo handicap, io lo considero tale: cioè avere in squadra il più forte giocatore mai esistito, Maradona. Invece di un plus, è stato un minus» ha detto ieri il patron del NapoliDe Laurentiis «È come quando stai con la donna più bella del mondo e poi lei ti lascia. Chi potrà mai accontentarti e cosa puoi trovare di meglio?».
Emiliano Bernardini
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