LA FRENATA
TORINO Terzo pareggio nelle ultime tre partite giocate in campionato, c'è ancora parecchia strada da fare e poco tempo prima degli incroci pericolosi che possono indirizzare la stagione della Juve. Doveva essere una partita senza storia, e invece la sfida contro il Verona si rivela molto più complicata del previsto: primo tempo in equilibrio, bianconeri spesso in affanno. Poi la decidono i cambi: Favilli porta in vantaggio il Verona, la riacciuffa Kulusevski, nel finale. In mezzo la Juve colpisce due traverse clamorose e Pasqua annulla un gol per parte. Siamo lontani dalla Juve dominante, travolgente e spettacolare che ha in mente Pirlo, ma almeno il carattere non manca, e dopo un'ora complicata i bianconeri la rimettono in carreggiata. Ma la vetta della classifica è lontana, e il Milan stasera ha l'occasione di portarsi a + 6.
Parte forte il Verona, Pasqua annulla (giustamente) la rete dell'1-0 a Colley per fuorigioco, pochi minuti più tardi lo stesso Colley sfiora di nuovo il vantaggio, in acrobazia. La Juve ci prova ma non carbura, fatica a trovare il bandolo del gioco e vive di verticalizzazioni improvvise e imprevedibili. Come quella che lancia Bernardeschi a tu per tu con Silvestri (parata in corner) o quella che illude nel finale: assist perfetto di Cuadrado per Morata, sul filo del fuorigioco, anzi un centimetro oltre: cucchiaio vincente a Silvestri, ma Pasqua annulla dopo l'esultanza dello spagnolo. Copione già visto a Crotone, senza tecnologia Alvaro sarebbe già a quota 5 reti. E invece la Juve si ritrova inchiodata sullo 0-0, e nella ripresa, quando prova a trovare un varco per il vantaggio, arriva la doccia fredda. Ma nemmeno troppo a sorpresa e per nulla immeritata. La dinamica ha quasi dell'incredibile: entra Favilli, che dopo 5 minuti sfrutta un ottimo assist di Zaccagni e supera Szczesny per l'1-0, ma nell'azione del gol si fa male, e nell'azione successiva, al primo contrasto, è costretto al cambio. Sette minuti in campo e un gol, un ottimo bilancio. La bilancia Kulusevski, che entra per Bernardeschi e in campo mette centimetri e lucidità sotto porta, quella che era mancata fino a quel momento. La Juve trova il gol del pareggio, poi è un assedio finale, ma il Verona si difende con le unghie e con i denti. Dybala sfiora il gol capolavoro, ma manca la zampata vincente e decisiva.
Il conto alla rovescia verso la Champions è già iniziato, il Barcellona senza Piqué e Coutinho sconfitto nel Clasico fa meno paura, c'è sempre lo spauracchio Messi ma intanto Pirlo e compagni sono in attesa di notizie dallo staff medico per capire se ci sarà anche Ronaldo. Nelle prossime ore l'ultimo tampone a disposizione del portoghese per dimostrare la negatività e non perdersi la Champions, il suo personalissimo conto alla rovescia è quasi alla fine.
RINNOVO
Ancora nessuna fumata bianca per il rinnovo di Dybala, nonostante l'agente della Joya, Jorge Antun, sia a Torino da settimane. «C'è una volontà chiara da parte della Juventus e del giocatore - spiega Fabio Paratici a Sky Sport -, stiamo parlando per trovare una soluzione che possa fare felici tutti. Il mio rinnovo di contratto? Non mi sembra il luogo e nemmeno il momento per parlarne, c'è grande fiducia da parte di Agnelli e grande felicità da parte mia nell'essere qui. Ne parleremo senza nessuna ansie. Morata è sempre stato il nostro piano A, lo conoscevamo bene».
Alberto Mauro
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA TORINO Terzo pareggio nelle ultime tre partite giocate in campionato, c'è ancora parecchia strada da fare e poco tempo prima degli incroci pericolosi che possono indirizzare la stagione della Juve. Doveva essere una partita senza storia, e invece la sfida contro il Verona si rivela molto più complicata del previsto: primo tempo in equilibrio, bianconeri spesso in affanno. Poi la decidono i cambi: Favilli porta in vantaggio il Verona, la riacciuffa Kulusevski, nel finale. In mezzo la Juve colpisce due traverse clamorose e Pasqua annulla un gol per parte. Siamo lontani dalla Juve dominante, travolgente e spettacolare che ha in mente Pirlo, ma almeno il carattere non manca, e dopo un'ora complicata i bianconeri la rimettono in carreggiata. Ma la vetta della classifica è lontana, e il Milan stasera ha l'occasione di portarsi a + 6.
Parte forte il Verona, Pasqua annulla (giustamente) la rete dell'1-0 a Colley per fuorigioco, pochi minuti più tardi lo stesso Colley sfiora di nuovo il vantaggio, in acrobazia. La Juve ci prova ma non carbura, fatica a trovare il bandolo del gioco e vive di verticalizzazioni improvvise e imprevedibili. Come quella che lancia Bernardeschi a tu per tu con Silvestri (parata in corner) o quella che illude nel finale: assist perfetto di Cuadrado per Morata, sul filo del fuorigioco, anzi un centimetro oltre: cucchiaio vincente a Silvestri, ma Pasqua annulla dopo l'esultanza dello spagnolo. Copione già visto a Crotone, senza tecnologia Alvaro sarebbe già a quota 5 reti. E invece la Juve si ritrova inchiodata sullo 0-0, e nella ripresa, quando prova a trovare un varco per il vantaggio, arriva la doccia fredda. Ma nemmeno troppo a sorpresa e per nulla immeritata. La dinamica ha quasi dell'incredibile: entra Favilli, che dopo 5 minuti sfrutta un ottimo assist di Zaccagni e supera Szczesny per l'1-0, ma nell'azione del gol si fa male, e nell'azione successiva, al primo contrasto, è costretto al cambio. Sette minuti in campo e un gol, un ottimo bilancio. La bilancia Kulusevski, che entra per Bernardeschi e in campo mette centimetri e lucidità sotto porta, quella che era mancata fino a quel momento. La Juve trova il gol del pareggio, poi è un assedio finale, ma il Verona si difende con le unghie e con i denti. Dybala sfiora il gol capolavoro, ma manca la zampata vincente e decisiva.
Il conto alla rovescia verso la Champions è già iniziato, il Barcellona senza Piqué e Coutinho sconfitto nel Clasico fa meno paura, c'è sempre lo spauracchio Messi ma intanto Pirlo e compagni sono in attesa di notizie dallo staff medico per capire se ci sarà anche Ronaldo. Nelle prossime ore l'ultimo tampone a disposizione del portoghese per dimostrare la negatività e non perdersi la Champions, il suo personalissimo conto alla rovescia è quasi alla fine.
RINNOVO
Ancora nessuna fumata bianca per il rinnovo di Dybala, nonostante l'agente della Joya, Jorge Antun, sia a Torino da settimane. «C'è una volontà chiara da parte della Juventus e del giocatore - spiega Fabio Paratici a Sky Sport -, stiamo parlando per trovare una soluzione che possa fare felici tutti. Il mio rinnovo di contratto? Non mi sembra il luogo e nemmeno il momento per parlarne, c'è grande fiducia da parte di Agnelli e grande felicità da parte mia nell'essere qui. Ne parleremo senza nessuna ansie. Morata è sempre stato il nostro piano A, lo conoscevamo bene».
Alberto Mauro
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