LA BANDIERA VIETATA
(a.m.) Da una parte il dibattito politico, dall'altra le

Mercoledì 13 Novembre 2019
LA BANDIERA VIETATA
(a.m.) Da una parte il dibattito politico, dall'altra le perplessità e l'amarezza dei tifosi per una misura apparsa ai più troppo rigida e severa. Il mancato ingresso allo stadio della bandiera con il leone di San Marco continua a fare parlare, anche se l'attenzione del popolo biancoscudato sta gradualmente tornando a concentrarsi sulle vicende del campo.
La ricostruzione ufficializzata dalla Questura, secondo cui la bandiera non fatta entrare dagli steward su indicazione delle autorità di pubblica sicurezza era in possesso di un ragazzo ventenne, non trova riscontro nella versione dei tifosi che domenica si trovavano nella tribuna Fattori e che hanno assistito alla scena: a portare la bandiera con il leone di San Marco sarebbe stato un ragazzino quattordicenne che stava entrando all'Euganeo insieme alla mamma e al fratellino di sette anni, figlio di un tifoso che frequenta assiduamente la Tribuna Fattorie e risiede nella cintura ovest della città. Va comunque precisato che non si è trattato di un sequestro dal momento che all'uscita dallo stadio la bandiera è stata poi restituita al proprietario.
E ora cosa succederà? Sulla Rete non manca qualche provocazione, come quella di chi vorrebbe fare portare in massa il medesimo vessillo alla prossima partita. Non sono poi da escludere iniziative di risposta da parte degli ultras, magari già in occasione del prossimo impegno del Padova che giocherà sabato sera a Salò contro la Feralpi, ma su questo fronte al momento nulla trapela.
Nel frattempo prosegue il dibattito social e nella giornata di ieri è intervenuto sull'argomento anche il sito Passione Biancoscudata che, dopo avere citato l'articolo 21 della Costituzione sulla libertà di pensiero, così aggiunge: Senza troppe parole ci piacerebbe che si riflettesse sul fatto che all'Euganeo si sia voluto impedire l'ingresso a una bandiera che non rappresenta un partito politico o un movimento ma bensì un territorio, il nostro. Quella stessa bandiera che viene esposta nelle sedi istituzionali della nostra regione, ma che per qualche motivo non può entrare allo stadio. Viviamo in un paese sfaccettato prosegue la nota - dove la cultura locale e la territorialità hanno la loro grande importanza, motivo per cui in tutti gli stadi sono sempre entrate senza problemi bandiere sarde, siciliane, friulane e venete. Anche all'Euganeo. Considerata la struttura dello stadio, la scomodità per arrivarci e le normative sempre più assurde, avete veramente il coraggio di stupirvi se i padovani non vengono all'Euganeo?.
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