L'ultimo omaggio a Bryant: 20.000 in lacrime nella casa dei Lakers

Martedì 25 Febbraio 2020
BASKET
NEW YORK 2-24-2020. Due per il pettorale di Gianna, 24 per quello del padre Kobe; 20 ciascuno per gli anni di militanza con i Lakers e per quelli di matrimonio con Vanessa. Lo sport del basket, così segnato dalla dittatura dei numeri, ha voluto scolpire la Celebrazione della vita di Kobe Bryant e di sua figlia Gigi - morti in un incidente di elicottero il 26 gennaio scorso - con un'attenzione maniacale alle cifre che hanno segnato la sua vita. 240 dollari il costo di un biglietto, per i fortunati 20.000 che se lo sono aggiudicato con un'estrazione a sorte tra gli 80.000 che l'avevano richiesto.
I ricavi sono stati versati nelle casse della Mamba e Mambacita Sports Foudation. Le strade che portano allo Staples Center sono tappezzate di giallo e viola, e i graffiti che rappresentano l'atleta e la sua bambina sono fioriti in ogni angolo di Los Angeles Central, maestosi come la figura dell'amato scomparso. Partenza a tutto volume con Beyoncè che incita la folla a urlare dal suo album del 2013 XO, la canzone preferita del suo amico Kobe: «Nell'ora più buia della notte cercherò tra la folla. Il tuo volto è tutto quello che vedo». Poi sale sul podio il comico Jimmy Kimmel, la voce rotta più volte dall'emozione, e poi dal pianto. Ricorda tutte le arene del mondo che lo hanno visto puntare al canestro e che oggi sono in lutto, «anche quelle dove lo fischiavano, anche a Boston». Chiede che tutti si abbraccino per un momento, poi introduce la vedova di Kobe, Vanessa, che fa subito un annuncio: porterà in tribunale la società proprietaria dell'elicottero a bordo del quale viaggiavano i suoi cari e altre sette persone, tutte decedute. «Il pilota è stato negligente nel volare in quelle condizioni», dice la donna che poi si lascia andare a un ricordo commosso di suo marito e della seconda delle loro quattro figlie.
IL DOLORE
Di Gigi Vanessa ricorda i due baci che le dava ogni giorno con puntualità ossessiva, uno la notte e uno la mattina. Del marito racconta la solidità del loro rapporto: è stata la sua prima fidanzata, la compagna e la cospiratrice di una vita, il suo scudo nei momenti difficili. Rivela piccole memorie familiari: le passeggiate che amava fare con Gigi al parco, lo stagno con i pesci, l'orgoglio per i primi passi nel basket della secondogenita e la certezza che «sarebbe diventata la più forte giocatrice della Wnba». «Dio sapeva che tu e Gianna non potevate vivere lontani l'uno dall'altra, e quindi vi ha preso insieme - ha concluso tra le lacrime - Tu prenditi cura di lei, io lo farò con loro».
Piangono tutti nelle prime file: Magic Johnson, Kareem Jabbar, Michael Jordan, il presidente della lega Adam Silver, Bill Russell, Phil Jackson, Pau Gasol, Vlade Divac, Dwyane Wade, Steve Nash, Doc Rivers, Steph Curry, tra gli altri. Shaquille O'Neal è rabbuiato, si tiene la testa tra le mani. Chiude Michael Jordan con il volto solcato dalle lacrime: «Addio, fratellino».
Flavio Pompetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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