L'INTER DEI SENZA LUKAKU

Sabato 31 Ottobre 2020
L'INTER DEI SENZA LUKAKU
LA VIGILIA
MILANO L'Inter prova a ripartire contro il Parma, dopo la frenata in Champions League. Ma i nerazzurri continuano a trovare ostacoli lungo il percorso: dopo le difficoltà legate al Covid, ora tocca agli infortuni. Per la gara di oggi mancherà infatti Romelu Lukaku, anima e trascinatore della squadra di Conte in questo avvio di stagione, fermato da un problema muscolare.
Il tecnico nerazzurro comunque non vuole alibi: «Lukaku ha avuto questo problemino muscolare durante la gara contro lo Shakhtar quando ha calciato la punizione. Ha tuttora questo affaticamento, è giusto recuperarlo nel migliore dei modi. Ma ho grande fiducia nei calciatori a disposizione e dobbiamo far bene a prescindere», ha detto alla vigilia del match.
«Sapete benissimo che Romelu è importante per noi, così come gli altri, soprattutto avendo anche l'assenza di Sanchez - ha aggiunto -. Stiamo monitorando la situazione cercando di agire per il meglio del calciatore e dell'Inter. Dispiace sicuramente anche perché in questo periodo ne avremmo avuto bisogno». In attacco restano a disposizione di Conte i soli Lautaro Martinez e Pinamonti, anche se l'ipotesi più probabile è che a San Siro oggi (ore 18) l'argentino venga affiancato da Perisic. «Perisic ha anche giocato come punta, può essere una ipotesi così come Pinamonti che, nonostante debba crescere, rappresenta una valida alternativa», le parole di Conte.
TURNOVER
L'attenzione però non è solo al Parma («sarà una partita dura ma dovremo cercare di portare a casa i tre punti»), ma anche alla decisiva sfida di martedì contro il Real Madrid in Champions League. Motivo per cui Conte guarda anche al turnover, con Vidal e Barella che potrebbero riposare per far spazio a Gagliardini ed Eriksen, mentre in difesa potrebbero rivedersi dal 1' Kolarov e Darmian.
A tenere banco però sono anche gli episodi arbitrali, con il tecnico che sfrutta l'occasione per mandare una frecciatina alla società: «Non va bene che sia sempre l'allenatore ad esporsi. Penso che sia giusto fare delle valutazioni nelle sedi opportune e che il club e i dirigenti eventualmente si facciano sentire in determinate situazioni. Al resto pensa la dirigenza se ci sono stati episodi negativi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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