L'allarme di Gravina (Figc): «Tutto il calcio è a rischio»

Mercoledì 5 Agosto 2020
IL FOCUS
ROMA La serie A è a rischio e con lei tutto il calcio. Il protocollo utilizzato in questi due mesi per chiudere in fretta la stagione è un ostacolo insormontabile per il prossimo anno. La Lega ha stabilito la data di partenza: il week end del 19-20 settembre. Il numero uno della Figc, Gravina ha preso tempo. Prima di dare un parere positivo vuole leggere tutto il calendario che a ieri non aveva ancora ricevuto. «Voglio fare una riflessione generale, al di là della ripartenza, su come è articolato il calendario» ha detto il numero uno di via Allegri. Il problema principale è la data di chiusura. Per ora è il 23 maggio. Troppo tardi per la Federcalcio che vorrebbe anticipare di una settimana per regalare qualche giorno in più a Mancini in vista dell'Europeo. Non è un mistero che il Ct abbia chiesto più tempo. A cominciare da subito tanto che vorrebbe anticipare al 26 agosto il raduno previsto per il 30 in vista della gara del 4 settembre. E soprattutto Gravina non vuole ricadere nell'errore fatto quest'anno. Tempistiche strette. Tanto che Roma e Lazio per lasciare l'Olimpico alla Uefa avevano dovuto giocare l'ultima gara in trasferta.
TAMPONI E PROTOCOLLI
Ma come detto il problema principale ora riguarda il protocollo per ripartire. La Serie A, seppur a fatica, può provarci. Le leghe minori e i dilettanti non sarebbe nemmeno in grado di iniziare. Troppi soldi. Un singolo tampone costa 70 euro. Impensabile sostenerne uno ogni 4 giorni per tutta la stagione. Ecco perché la Figc vorrebbe inserire un test sierologico, stessa affidabilità ma meno oneroso. Il problema è anche il numero dei controlli: troppi. I calciatori si sono lamentati. In appena due mesi hanno subito una media di 12 tamponi a testa. «Il calcio italiano è molto preoccupato per le condizioni della ripartenza. Bisognerà agire su un sistema di protocolli. Su questo siamo molto impegnati e attenti senza interventi condivisi, sempre rispettando la tutela della salute», ha detto il numero uno della Figc. Lunedì avrebbe dovuto incontrare il Ministro Spadafora per fare il punto. Tutto rinviato. Ma i tempi sono stretti. Sono già cominciati i primi problemi con i ritiri. Tra l'altro si è deciso di cancellare la Coppa Italia di serie C.
Una partita importante nell'anno elettorale. Nessuna modifica sulla data: si voterà il 15 marzo. Gravina è stato inflessibile anche sul rinnovo delle cariche delle Leghe. Potranno farlo solo a partire dal primo gennaio e comunque non prima della convocazione dell'assemblea federale. Nonostante qualcuno volesse farlo subito. «È una prerogativa del presidente federale e alla quale non ho nessuna intenzione di rinunciare» ha rimarcato Gravina rivolgendosi a quanti nelle Leghe spingevano per andare subito alle elezioni.
Emiliano Bernardini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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