Italrugby non pervenuta, fallito l'esame del Dna

Domenica 25 Ottobre 2020
RUGBY
Otto mesi dopo è sempre la solita Italia: disorganizzata, inconsistente, priva di personalità. Rimedia due mete inello stadio di Dublino vuoto e spettrale, quando gli irlandesi, messo al sicuro il risultato, inevitabilmente si appisolano: Padovani intercetta un passaggio alla vispa Teresa di sua Maestà Sexton e fila dietro i pali, mentre a tempo scaduto brilla l'invenzione del baby esordiente veneziano (tutta Martellago trepidava per lui) Paolo Garbisi (debutto anche per Lucchesi e Mori). La ventenne apertura del Benetton Treviso ha confermato di avere personalità, specie nell'attaccare dentro l'area di 22.
Ma di punti l'Italia ne incassa 50, record negativo di questo Torneo, che portano le ventiseiesima sconfitta di fila. Le mete irlandesi sono 7 in una partita dominata nelle fasi a terra e sviluppata alternando forme di gioco e assi d'attacco. Una supremazia scontata, tenuto conto anche che i verdi avevano più minuti e ritmo nelle gambe grazie alle loro franchigie impegnate nelle fasi finali del Pro14 post lockdown. Ma per gli azzurri c'era altro in gioco. Le sfide di febbraio erano state improvvisate dal neo ct Franco Smith, fresco di nomina. Ora, dopo 8 mesi di lavoro, ci si aspettava qualche idea se non ciò che lui stesso aveva promesso: dare un Dna a una squadra giovane, fisicità e intensità. L'esito dell'esame non è pervenuto. Un'accelerazione di Negri in avvio che ha fruttato il 3-0 dalla piazzola di Garbisi, ha illuso.
CONTROLLO
Con la meta di Stander (8') su lancio da maul e inserimento di Ringrose, gli irlandesi hanno preso il controllo delle operazioni e non l'hanno più mollato. I lenti schemi azzurri non producevano avanzamenti, mentre l'esordiente Keenan ci infliggeva un doppietta e imprecava per un'altra marcatura negatagli per una lieve ostruzione di Sexton (24-10). Nella ripresa la squadra di Farrell ha amministrato il vantaggio per poi incrementarlo con due mete del maul, una lunga giocata dentro la difesa finalizzata da Sexton e ancora con Aki. L'Irlanda balza da sola in vetta al 6 Nazioni, mentre l'Italia prenota il solito cucchiaio di legno in una giornata nera che a Dublino ha visto sconfitte (21-7) anche le azzurre.
Antonio Liviero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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