INNOVATIVO
VENEZIA Per la nuova mobilità non ci vogliono solo nuove e automobili

Sabato 22 Febbraio 2020
INNOVATIVO VENEZIA Per la nuova mobilità non ci vogliono solo nuove e automobili
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VENEZIA Per la nuova mobilità non ci vogliono solo nuove e automobili e nuovi servizi, ma anche manager dotati di nuove competenze. Ecco perché Volkswagen Group Italia e l'Università Ca' Foscari hanno dato vita al MIMA, il Mobility Innovation and Management, Master di II livello ideato e sviluppato dal CAMI (Center for Automotive and Mobility Innovation) e operante all'interno del Dipartimento di Management dell'ateneo veneziano.
Il MIMA è riservato a 20 iscritti, si svolgerà tra i mesi di marzo e maggio ed è articolato in 300 ore di didattica alle quali si aggiungono 250 ore di stage (sostituibile con un project work mirato per chi è già professionista del settore) e la tesi finale. Gli insegnamenti previsti sono sei: Mobilità, Gestione, Tecnologia, Strumenti, Opportunità ed Esperienze.
L'obiettivo è affrontare tutti gli aspetti operativi e di business che riguardano la mobilità di domani: i principi della sostenibilità, l'organizzazione dell'innovazione per gli ecosistemi, le nuove tecnologie coinvolte non solo per l'automobile in senso stretto, per arrivare a tematiche di marketing e commerciali come l'analisi del comportamento del consumatore, le nuove opportunità e lo sviluppo di nuove strategie di business per affrontare una competizione che abbraccia l'intero ecosistema della mobilità. Volkswagen Group Italia non è semplice sponsor dell'iniziativa tanto da aver contribuito alla definizione del piano di studi e da mettere a disposizione il proprio VGImobilityLab, struttura dedicata espressamente all'innovazione che si trova presso la propria sede di Verona ed è dotata di un'area di prova da 18.000 mq.
«Investire nella formazione è uno dei pilastri della nostra strategia» ha dichiarato Massimo Nordio, amministratore delegato di Volkswagen Group Italia che ha già iniziato a modificare la propria organizzazione creando il ruolo di Futuro Mobility Manager, ma guarda già oltre.
«La trasformazione del nostro Gruppo non si limita alla produzione di modelli a trazione elettrica, alla guida autonoma e allo sviluppo di servizi digitali. È un cambiamento a 360 gradi, che si riflette in tutte le nostre attività quotidiane. È evidente che per gestire il business non sarà più sufficiente l'approccio manageriale tipico del settore automobilistico tradizionale'». D'accordo è il direttore del CAMI e coordinatore del Master, il Professor Francesco Zirpoli: «La sfida non è tanto tecnologica quanto piuttosto organizzativa. Il Master in Mobility Innovation and Management nasce da queste esigenze con l'obiettivo di formare nuove figure professionali che sappiano operare da raccordo e integrare competenze diverse».
Nicola Desiderio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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