Il rugby non assegna lo scudetto Zambelli (Rovigo): «Mollo tutto»

Venerdì 27 Marzo 2020
RUGBY
Stagione finita. Quella del rugby è la prima federazione che di fronte all'emergenza coronavirus chiude tutti i campionati in anticipo. Non assegnerà il titolo di campione d'Italia in nessuna categoria, a partire dal Top 12. La storica decisione (il titolo non era stato assegnato solo durante la seconda guerra mondiale, nel 44 e nel 45) è stata approvata ieri a maggioranza in vide conferenza con l'astensione di Paolo Vaccari e il voto contrario di Salvatore Perugini. È stato redatto un documento ufficiale che la Fir renderà noto soltanto questa mattina dopo aver informato nei dettagli partner commerciali e dirigenti delle società.
Una svolta che era nell'aria a fronte della gravità della situazione ma che suscita polemiche a cominciare dalla FemiCz Rovigo, campione d'inverno e attualmente prima in classifica, che vede tramontare definitivamente l'obiettivo della stagione: lo scudetto. Dovrebbe salvare invece il posto in Europa, partecipando alla Challenge Cup.
Il presidente rossoblù Francesco Zambelli si dice deluso e minaccia di lasciare il rugby. «In questo momento la prima cosa è la tutela della salute della comunità e dei giocatori, penso che siamo tutti d'accordo - afferma il numero uno del Rovigo -. Ma la decisione di non assegnare il titolo è grave e non la condivido. La chiusura anticipata della stagione ci sembra prematura. Come fanno le altre federazioni si sarebbe potuto temporeggiare qualche settimana. Se la situazione, come penso ci auguriamo tutti, dovesse migliorare sul fronte del covid-19, ci sarebbe lo spazio per fare disputare almeno i playoff a giugno, preceduti da una ventina di giorni di preparazione. Si sarebbe potuto aspettare almeno per il Top12 che vede le società esposte in modo più importante».
Il Rovigo ne fa anche una questione di metodo: «La federazione non ci ha nemmeno interpellati, ha fatto tutto da sola. Se queste sono le decisioni, se questa è la considerazione in cui la Fir tiene chi investe nel rugby, mi viene voglia di lasciare tutto, di ritirarmi. Vale la pena continuare? È vero, l'ho già detto altre volte ma bisogna ammettere che mi vengono date continuamente occasioni per farlo».
STIPENDI A RISCHIO
La FemiCz si è impegnata a pagare ai giocatori lo stipendo di marzo: «Per i mesi successivi dobbiamo vedere cosa si potrà fare - avverte Zambelli -. Abbiamo un monte stipendi di 800mila euro spalmato su 10 mesi, ma il rischio è che perdiamo gli sponsor. Dovremo anche pensare a una forma di risarcimento degli abbonati. Non è poco. Teniamo conto che stiamo ancora aspettando 125mila euro di premi Fir della stagione 2108-19. Capisco che i club più piccoli premessero per finire qui, ma non assegnare lo scudetto comporterà una perdita di appeal e peggiorerà la situazione. Ce ne accorgeremo il prossimo anno».
Il consiglio federale rimane aperto e la prossima settimana sarà chiamato a decidere sul bilancio. All'ordine del giorno misure straordinarie di sostegno ai club.
Antonio Liviero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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