IL RITORNO
TORINO La seconda vita di Alvaro Morata in bianconero incomincia nella

Sabato 26 Settembre 2020
IL RITORNO TORINO La seconda vita di Alvaro Morata in bianconero incomincia nella
IL RITORNO
TORINO La seconda vita di Alvaro Morata in bianconero incomincia nella sala stampa dell'Allianz Stadium, dove si rivede quattro anni dopo l'addio accompagnato dai suoi due bambini, Leonardo e Alessandro, e dalla moglie Alice Campello, incinta del loro terzo figlio. «È bellissimo tornare, il percorso che ho fatto mi ha reso un calciatore e una persona migliore: siamo andati via in due e torniamo in cinque, sono molto felice».
La Juventus, per lui, è «l'opportunità della vita». «Ho realizzato il sogno di giocare per l'Atletico Madrid, ma qui hanno scommesso tutto su di me quando ero un ragazzo e perciò sono molto grato - spiega -: ho percepito la fiducia dei bianconeri anche quando non ero qua, sono sempre rimasto in contatto con tutti e ora abbiamo delle belle sfide da affrontare insieme». Ci si aspettava prima Luis Suarez e poi Edin Dzeko, alla fine la scelta del nuovo 9 è caduta sullo spagnolo: «Ma l'importante è essere qui, sono certo di trovarmi nel posto giusto al momento giusto - dice lo spagnolo - e so cosa devo fare: il passato è passato».
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Lampi di gioco, ma anche qualche prestazione incolore, non tutti sono convinti che Morata sia l'attaccante giusto per la nuova Juventus di Andrea Pirlo, ma il giocatore non ha dubbi. E spera di dimostrarlo già domani sera contro la Roma. «Come attaccante vorrei segnare 35 gol, ma ce ne sono tanti che ne hanno fatti 40 senza vincere nulla - la risposta piccata dello spagnolo - e la gente parla tanto, ma io so cosa devo fare: io voglio vincere. Il calcio è uno sport di squadra, se si guardano soltanto le statistiche allora è meglio se si gioca a tennis».
A Torino Morata ritrova Ronaldo e, seppur in un'altra veste, Pirlo. «Ho avuto sempre un ottimo rapporto con Cristiano, parliamo molto ed è felice che io sia qui - afferma -, mentre Andrea è perfetto come allenatore della Juve: è fatto per fare l'allenatore, lo avevo già indovinato per come amava il pallone da calciatore, e mi ha impressionato in soli due allenamenti».
Inevitabile ricordare qualche momento vissuto sotto la Mole tra il 2014 e il 2016 per uno che ha sfiorato la coppa dalle grandi orecchie con i bianconeri. «La Champions sta in testa dovunque si legge Juventus - osserva l'attaccante - ed è da un po' di anni che si arriva vicino, magari già quest'anno ce la facciamo e sarei il più felice del mondo. È ciò che vogliamo tutti, tifosi, giocatori e dirigenti, e dobbiamo lavorare duramente. Lo scudetto? Quando vinci per tanti anni di fila è difficile rivincere, anche perché il livello delle avversarie cresce sempre di più».
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