IL CASO
MILANO A Vienna senza Icardi, autoesclusosi dalla trasferta di coppa

Giovedì 14 Febbraio 2019
IL CASO
MILANO A Vienna senza Icardi, autoesclusosi dalla trasferta di coppa dopo aver appreso di non essere più il capitano. La campagna europea dell'Inter ricomincia con rottura clamorosa che non sarà priva di conseguenze: al termine dell'ultimo allenamento prima della partenza per la capitale austriaca dove stasera i nerazzurri affronteranno il Rapid (18.55, diretta su Sky Sport Uno), la società ha comunicato che il centravanti argentino non indosserà più la fascia, passata sul braccio di Handanovic. Poco dopo è stato diffuso l'elenco dei convocati che non includeva il nome dell'ormai ex capitano, rimasto a Milano.
LIKE DI BROZO
Una decisione clamorosa, quella di togliere i gradi a Maurito, presa da Spalletti di concerto con l'ad Marotta e il ds Ausilio dopo il vertice di martedì alla Pinetina, condivisa dalla maggioranza dei tifosi e anche da qualche compagno di squadra, uno dei quali espostosi pubblicamente: Brozovic ha messo il suo «like» su Instagram al post che riportava la notizia dell'avvicendamento. Quanto accaduto ieri è la conseguenza di 2 mesi all'insegna delle polemiche tra l'Inter, il centravanti argentino e la moglie-agente Wanda Nara, le cui esternazioni sui social e in tv (in particolare a Tiki Taka, la trasmissione di Canale 5 di cui è ospite fissa) hanno provocato crescente irritazione presso la dirigenza nerazzurra, alle prese con una difficile trattativa per il rinnovo. I riferimenti dell'ex show-girl alla possibile cessione di Perisic (poi saltata) per presunti problemi personali, le accuse alla squadra di servire poco e male il suo assistito e il sospetto insinuato che certe cattiverie sul suo conto siano state messe in giro dagli stessi compagni hanno inasprito ulteriormente i toni, provocando una frattura sia all'interno dello spogliatoio sia con i vertici societari che rischia di essere insanabile nel periodo in cui si sarebbe dovuto discutere il prolungamento del contratto in scadenza nel 2021. Il caso Icardi ha messo in secondo piano l'impegno di stasera che segna l'esordio dell'Inter in Europa League, dopo la bruciante eliminazione nel girone di Champions ad opera del Tottenham. Ironia del destino, nelle stesse ore in cui gli Spurs si preparavano ad affrontare il Borussia Dortmund per la competizione più prestigiosa, Spalletti tentava di parlare del Rapid pur sapendo che le priorità di giornalisti e tifosi erano altre.
SCELTA CONDIVISA
«La fascia tolta a Icardi? È stata una decisione dolorosa ma condivisa, presa per il bene dell'Inter», ha dichiarato il tecnico nerazzurro prima di svelare un retroscena sulla sua mancata convocazione per la sfida di stasera: «È lui che non è voluto venire, io l'avevo convocato ma ha deciso di restare a casa. Ovviamente non ha gradito il provvedimento ed è stato difficile anche per noi, ma come ho detto dopo la trasferta di Parma, ci sono delle situazioni da mettere a posto e quanto accaduto ne è la conferma. La decisione è stata presa al momento opportuno. Le cose che girano intorno a Icardi (evidente il riferimento alle esternazioni della moglie-agente, ndr) disturbano lui e la squadra di cui era capitano». «Adesso però concentriamo i nostri sforzi sul Rapid Vienna» l'esortazione di Spalletti, timoroso che il polverone sollevato in queste ore abbia distratto anche chi deve scendere in campo. «Affrontiamo una squadra che prende pochi gol e ha superato un girone difficilissimo, andando a vincere in casa dello Spartak Mosca» sottolinea l'allenatore, nel (vano) tentativo di spostare l'attenzione generale.
Carlo Repetto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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