IL CASO
La condivisione di un link, introdotta da tre semplici parole: Un grande

Venerdì 1 Novembre 2019
IL CASO
La condivisione di un link, introdotta da tre semplici parole: Un grande atleta. Ovvero Said Boudalia, nato in Marocco ma ormai feltrino d'adozione e dal 2006 cittadino italiano. Sul gruppo Facebook Sei de Feltre se... è stato Primo Ugarelli a pubblicare il rimando alla notizia dell'ennesima impresa: il settimo posto alla Maratona di Venezia, con il tempo di 2h26'56, miglior prestazione di sempre nel nostro Paese per i Master 50, lui che è nato nel luglio del 1968. Ma proprio il fatto che a Boudalia ora venga attribuito un record italiano, a qualcuno non va giù. E su Facebook il primo a farlo presente è Giuseppe De Cet. Come primato ITALIANO?, è la sua osservazione. Scritto dal portavoce in provincia di Forza Nuova, movimento politico di estrema destra, la domanda assume i connotati della provocazione. Sono tre parole, come un grande atleta di Ugarelli. Ma vogliono dire ben altro, perché De Cet fa chiaramente capire che per lui i primati italiani sono altri, non certo quelli stabiliti da un nordafricano, per quanto ormai italiano a tutti gli effetti. La provocazione di De Cet ha acceso un dibattito progressivamente sempre più caldo, come nelle abitudini di chi frequenta i social media, quasi fossero una palestra in cui fare a gara a chi la spara più grossa. E non manca infatti chi dà man forte alla tesi di De Cet. Si finisce a parlare di razza. Ma Said Boudalia cosa ne pensa? Preso dal suo lavoro, dalla famiglia, dai faticosi e incessanti allenamenti, non si era neppure accorto del fatto che attorno al suo nome, alcuni feltrini si stessero contrapponendo. La stragrande maggioranza schierata dalla sua parte. Said preferisce non commentare, almeno per ora.
A noi basta pubblicare la foto che vedete qui sotto: Boudalia indossa la divisa della nazionale italiana, con cui ha vinto un paio di medaglie d'oro, la scorsa estate, agli Europei Master disputati proprio in Veneto. Che è diventata la sua terra, così come lo sarà sempre la sua Casablanca, e il Marocco. È così anche per tanti feltrini che vivono all'estero. Sei de Feltre se... vivi da onesto cittadino, da atleta azzurro che batte record uno dopo l'altro. Che siano italiani o mondiali, forse è solo un dettaglio.
Maurizio Ferin
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