I TIFOSI
UDINE (sg) La Serie A si appresta a ripartire e la certezza è che

Venerdì 29 Maggio 2020
I TIFOSI
UDINE (sg) La Serie A si appresta a ripartire e la certezza è che le porte degli stadi resteranno chiuse. Per i tifosi questo è un colpo al cuore: la Curva Nord dell'Udinese si è unita alla linea generale degli ultras italiani esprimendo il suo dissenso totale alla ripresa senza pubblico. I tifosi dei club ci hanno raccontato il loro punto di vista e il loro stato d'animo, spesso diviso: «Sappiamo benissimo che il campionato deve riprendere - riconosce il presidente dell'Auc Bepi Marcon - per una serie di questioni che tutti ben conosciamo. Noi tifosi non vediamo l'ora di tornare nella nostra seconda casa che è lo stadio, che ci manca già da più di due mesi, così come i nostri terzi tempi. La ripresa del campionato è comunque una cosa positiva, è il segnale che la macchina del calcio torna a mettersi in moto. Speriamo che tutto vada per il meglio, e poi torneremo tutti insieme a incitare i nostri beniamini». Pensiero simile per il vicepresidente Auc Davide De Zorzi: «Sono d'accordo con la ripresa del campionato, per via di tutto l'indotto che muove l'industria calcio ed è giusto che riparta in sicurezza come le altre imprese. Le porte chiuse ci lasciano il cuore pesante, perché si fa fatica a concepire il calcio con lo stadio vuoto. Nella situazione di emergenza però si deve essere pronti a fare dei sacrifici». «Ascoltando i pareri di più tifosi - afferma Denis Birarda, presidente del club Colli Morenici - ci sono molte idee, ma su una cosa c'è uniformità: il calcio senza il tifoso sugli spalti non è uno spettacolo ma un gioco che non ha alcun senso». Candido Odorico la vede così: «Chiaro che a nessun tifoso piace che si giochino le partite a porte chiuse ma anche il calcio significa economia. Le varie società hanno già perso un sacco di soldi e rischiano come tantissime altre aziende. Bisognerà adeguarsi, sperando che all'inizio del prossimo i problemi sanitari siano scomparsi». «Da amante del calcio avrei preferito guardarmele dal vivo le partite - ammette Christian Nodale - ma sono comunque felice di poter vedere la mia squadra del cuore anche dalla tv, sperando di tornare presto in curva». Gianluca Magro è speranzoso per il futuro: «Giocare a porte chiuse non è mai bello, si perde una parte dello spettacolo, però vista la situazione è giusto ripartire. Ci rifaremmo tra qualche mese intanto la sosteniamo con il cuore poi lo faremmo con i cori». «La scelta di riprendere il campionato a porte chiuse non mi piace - dice Dario Infantino - e credo non possa piacere a nessun tifoso, ma è anche vero che era l'unico modo per ripartire. Ora spero nella tranquilla salvezza e presto di tornare allo stadio».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci