OTTAVI DI FINALE
Nel silenzio di San Siro l'Inter si sbarazza senza problemi

Lunedì 14 Gennaio 2019
OTTAVI DI FINALE
Nel silenzio di San Siro l'Inter si sbarazza senza problemi del Benevento con una goleada e vola ai quarti di finale di Coppa Italia, dove affronterà la Lazio di Simone Inzaghi. Vince con un tennistico 6-2. Il clima surreale al Meazza, a porte chiuse dopo la squalifica per i fattacci della gara con il Napoli, non crea troppi problemi agli uomini di Spalletti: le doppiette di Lautaro Martinez e Candreva lanciano i nerazzurri.
SILENZIO ASSORDANTE
È il silenzio, però, a dominare la partita. Soprattutto considerando l'abitudine al rumore dei circa 60mila tifosi che hanno riempito San Siro in ciascuna partita da inizio stagione. Stavolta gli spettatori non vanno oltre quota 500, tra i circa 200 ospiti' per la squadra e i giornalisti accreditati. «Sembrerà una partita ad Appiano» aveva detto Spalletti alla vigilia e in effetti l'ambiente è stato simile: si sono sentite solo le voci dei giocatori dal campo e non è mancata nemmeno qualche parolaccia, soprattutto dopo i fischi dell'arbitro o i gol.
Reti che sono arrivate, fin da subito, con esultanze più pacate rispetto al solito. Il tutto mentre all'esterno la polemica dei tifosi aveva caratterizzato il pre-partita, con striscioni di protesta esposti davanti San Siro. Ad amplificare il clima da partitella in famiglia ci ha pensato l'Inter, capace di mettere la gara subito in discesa. L'1-2 firmato Icardi (su rigore per fallo su Candreva) e lo stesso Candreva nei primi 7' ha, di fatto, consegnato la sfida ai nerazzurri, che nei restanti 80' si sono limitati al compitino, tuttavia non senza qualche distrazione di troppo in difesa dove peraltro ha fatto l'esordio stagionale Andrea Ranocchia in coppia con Skriniar (l'altro debutto è stato quello di Padelli fra i pali).
AVVERSARIO SOFT
Al Benevento non è bastato il coraggio, perché l'Inter ha fatto la parte del leone con poche ma ficcanti accelerazioni per chiudere la partita. Come quella che, allo scadere del primo tempo, ha portato al primo gol in nerazzurro del terzino brasiliano Dalbert con un tiro mancino di grande potenza e precisione. Qualche buona indicazione è arrivata per Spalletti, seppur l'esperimento Icardi-Lautaro meriterebbe test più probanti. E forse non è un caso se, con l'uscita del capitano all'intervallo, nella ripresa il giovane argentino si sia scatenato con una doppietta, mentre il Benevento ha trovato i gol della bandiera con una grande punizione di Insigne (Roberto, uno dei 4 fratelli calciatori) e poi un'incornata di Bandinelli, prima che Candreva chiudessee la sfida con una progressione al 94' e la rete del 6-2.
L'Inter parte quindi col piede giusto nel 2019, in vista della sfida con il Sassuolo di sabato prossimo (prima di ritorno dopo che all'andata ci fu il clamoroso ko nerazzurro) in uno stadio di San Siro che sarà un po' meno silenzioso, vista la presenza annunciata dei bambini delle scuole calcio in tribuna.
R. Sp.
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