Effetto Egonu, Conegliano ha staccato Novara

Martedì 18 Febbraio 2020
VOLLEY
CONEGLIANO Fino alla scorsa primavera era una sfida che sfuggiva a qualsiasi pronostico. Dall'autunno, invece, neanche Novara, eterna rivale di Conegliano nelle precedenti due stagioni, riesce a stare al passo dell'Imoco campione del mondo. Il 3-0 con cui domenica al Palaverde Paola Egonu e compagne si sono sbarazzate delle regine d'Europa fa pensare che una anti Imoco, almeno in Italia, non ci sia. Venete e piemontesi si sono spartite i trofei nazionali delle stagioni 2017-18 e 18-19, con l'Igor che ha aggiunto la ciliegina della Champions League lo scorso maggio a Berlino. Proprio nella capitale tedesca, al termine della finale, Egonu annunciò il suo imminente passaggio a Conegliano. Da quando l'opposto di Cittadella veste il gialloblù l'Imoco ha vinto 32 partite su 33, comprese le tre con l'Igor: 3-1 nel girone di andata di regular season in Piemonte, 3-0 nella Supercoppa disputata a novembre a Milano, 3-0 l'altro ieri al Palaverde davanti a 5.344 spettatori in festa.
Stuzzicata sulle motivazioni di questo gap creatosi tra due squadre un tempo equilibratissime in un contesto di comune eccellenza, Egonu ha sfoderato diplomazia e modestia: «Non credo che questo divario dipenda solo da me, c'è molto altro. Ognuna, nella mia squadra, fa la sua parte». Sarà, ma il copresidente dell'Imoco Pietro Maschio, che nel club gialloblù (oggi alle 19 impegnato in Champions, al Palaverde, con Nantes) segue più da vicino l'aspetto sportivo, smentisce almeno in parte la sua top player: «Il minore equilibrio tra noi e Novara è dovuto a un mix di elementi sostiene anzitutto, la nostra squadra ha mantenuto l'ossatura dell'anno precedente, durante il quale abbiamo ottenuto risultati importanti come accadde anche nel 2017/18. Tutte annate nelle quali il tessuto della squadra è cambiato poco. Oltre a ciò abbiamo inserito giocatrici di valore a partire da Egonu, un'atleta che è in grado di spostare gli equilibri: sostenere il contrario sarebbe ipocrita. Paola è una giocatrice eccezionale che è stata inserita in un contesto già forte nel quale sono arrivati durante l'estate altri rinforzi importanti in tutti i ruoli. Diverse nuove pantere giocano stabilmente nelle loro nazionali».
REGIA DI QUALITÀ
Differente è la situazione che sta vivendo l'Igor, secondo l'alto dirigente trevigiano: «Credo che la vittoria della Champions League abbia chiuso un ciclo a Novara, che ne ha subito aperto un altro senza giocatrici come la stessa Egonu, Piccinini, Carlini e Bartsch. Per ritrovare l'amalgama e l'equilibrio che rendono vincente un gruppo serve del tempo». La centrale di Conegliano Raphaela Folie ha ricordato domenica sera che «sfidare Novara accende sempre gli animi e spinge a fare bene. Domenica il nostro punto di forza è stato giocare tantissimo con il muro costringendo l'Igor a fare molta fatica a mettere giù la palla. Siamo state anche molto ordinate, e io non ho più aggettivi per definire la nostra regista Asia Wolosz» sorride Folie, che in campo si trova a occhi chiusi con la polacca.
Luca Anzanello
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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