Corinna Schumacher rompe il silenzio per la canzone dedicata a Michael

Mercoledì 14 Novembre 2018
FORMULA 1
A quasi cinque anni dall'incidente sulla neve che ha cambiato la vita di Michael Schumacher, la moglie Corinna ha rotto il silenzio, abbassando per un attimo il muro di privacy attorno al sette volte iridato della Formula 1. A rivelarlo è stato Sascha Herchenbach, musicista tedesco che ha composto una canzone in onore del 49enne ex ferrarista, intitolata Born to Fight, cioè Nato per Lottare. E proprio a queste parole si è ispirata Corinna nella lettera con cui ha ringraziato Herchenbach. «Michael è un combattente e non si arrenderà». Non è chiaro a quando risalga la lettera scritta a mano dalla signora Schumacher, dato che Herchenbach l'ha rivelata soltanto negli ultimi giorni, parlando alla rivista tedesca Bunte. «Vorrei ringraziarla per il suo messaggio ha scritto Corinna rivolgendosi al musicista è bello ricevere così tanti pensieri gentili e parole di conforto. È un grande sostegno per la nostra famiglia». Nel dicembre del 2014, un anno dopo l'incidente avvenuto a Meribel nel quale Schumacher aveva urtato una roccia con la testa ed era finito in coma, Herchenbach aveva inviato alla famiglia dell'ex pilota un cd con il brano in onore del campione.
In questi anni, le notizie sulle condizioni di salute del due volte iridato con la Benetton e cinque volte campione del Mondo con la Ferrari che riceve le cure nella propria villa di Gland, sul Lago di Ginevra erano state così saltuarie da alimentare voci incontrollate e illazioni. Nel frattempo il figlio di Michael, Mick, si è fatto strada nelle formule minori, tanto da vincere l'Euro Formula 3 e ottenere a soltanto 19 anni i punti necessari per la superlicenza che permette di correre in Formula 1. Prima, però, Schumacher jr effettuerà un passo intermedio, restando con il team vicentino Prema per correre in Formula 2, la principale categoria di contorno alla F1. Sarà il ritorno di uno Schumacher nel Circus, mentre Michael, come dice la moglie «non si arrende, perché è un combattente».
Loris Drudi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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