CONI
Nonostante le dimensioni e una popolazione piuttosto anziana, i numeri dicono

Mercoledì 20 Novembre 2019
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Nonostante le dimensioni e una popolazione piuttosto anziana, i numeri dicono che in Polesine c'è una certa vivacità dal punto di vista sportivo. È uno dei principali dati emersi dall'incontro Lo sport nella regione Veneto organizzato lunedì sera dal Coni Point di Rovigo nella Sala mediateca del Palazzo delle federazioni di Rovigo.
Primo di una serie che toccherà tutte le province venete, il confronto conferma la volontà del Coni di intensificare il dialogo con gli amministratori pubblici del territorio. Oltre 50, tra sindaci, assessori allo sport e dirigenti di federazioni ed enti di promozione sportiva hanno partecipato all'incontro, incentrato in primo luogo sui dati emersi dalla pubblicazione Lo sport nel Veneto Un'indagine a 360°, elaborata dalla Regione. A portare il saluto il delegato Lucio Taschin.
TERZO ANNO DI FILA
«Per il terzo anno di fila organizziamo un incontro dedicato in primis alla pubblica amministrazione ha sottolineato Ripartiamo dal concetto con cui ci eravamo lasciati lo scorso anno: in un mondo che cambia, la società sportiva va aiutata a crescere e tutti devono partecipare al suo percorso di sviluppo, compresi gli amministratori pubblici. E' fondamentale fare programmi locali ascoltando e guidando le società». A scattare una prima fotografia del movimento regionale è stato l'assessore Cristiano Corazzari. «I numeri certificano che la nostra è una regione di sport e di sportivi. Il numero di tesserati e società è in costante aumento, anche in Polesine: un veneto su dieci pratica attivamente una disciplina ha puntualizzato l'assessore regionale - La nostra finalità non è tanto agonistica, puntiamo a far crescere lo sport di base e a tradurlo in un elemento di coesione per le nostre comunità. Dal punto di vista sportivo il Polesine paga l'elevata anzianità del dato demografico, ma dimostra un buon dinamismo che permette di guardare con fiducia al futuro».
Concetti ribaditi da Maria Teresa De Gregorio, funzionario della Direzione beni, attività culturali e sport della Regione. La parola poi è passata a Sandro Perini, curatore della ricerca Lo sport nel Veneto Un'indagine a 360°, che ha illustrato i dati più significativi dello sport regionale e polesano. A iniziare da quelli legati all'incidenza a livello economico. Il turismo sportivo rappresenta il 15% delle vacanze delle famiglie venete. Sono circa 3.000 le imprese che producono merci e servizi per lo sport in Veneto, per un giro di affari di circa due miliardi di euro. Nella sola provincia di Rovigo le imprese del settore sportivo sono 150: ben 56 nel settore del commercio al dettaglio di articoli sportivi.
TESSERATI E SOCIETÀ
Passando ai dati sugli atleti di Federazioni sportive e Discipline sportive associate, il Polesine nel 2017 (anno di riferimento della ricerca) faceva registrare oltre 18.165 tesserati, contribuendo a fare del Veneto la seconda regione in Italia (487.000). Gli sport con più praticanti sono calcio, pallavolo, pesca sportiva, tennis e pallacanestro. Le società sportive, sempre nel 2017, erano 290 (5.430 nel Veneto). Interessante l'indice di densità: in Polesine per ogni 100mila abitanti ci sono 123 società sportive, dato che colloca la nostra provincia al secondo posto regionale (prima Belluno) e che ne conferma l'elevata vocazione sportiva nonostante numeri generali inferiori a quelli delle altre province.
Quanto agli operatori sportivi, a Rovigo il conto arriva a 4.410, pari al 4,6% del dato veneto. Positivi anche i numeri rodigini relativi ai Campionati studenteschi: oggi la partecipazione dei plessi polesani si assesta sul 22%.
Paolo Romagnolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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