CAOS CALENDARI
Per quanto riguarda la data delle Olimpiadi comanda l'Organizzazione

Sabato 28 Marzo 2020
CAOS CALENDARI
Per quanto riguarda la data delle Olimpiadi comanda l'Organizzazione mondiale della sanità, nessuna preoccupazione invece per i Giochi invernali di Milano-Cortina. Lo dice il numero uno dello sport italiano Giovanni Malagò. «Il presidente del Cio Thomas Bach è stato gigantesco - afferma il presidente del Coni - Oggi abbiamo avuto una lunghissima chat nella quale Bach ha fatto un report analitico dall'inizio dell'epidemia fino alla decisione di rinviare i Giochi. La nuova data sarà ufficializzata da qui a tre settimane. Tutte le decisioni saranno subordinate alle decisioni della comunità scientifica, solo loro potranno dire quando ripartire. Se non arriverà il loro ok, non va illuso nessuno». Quanto alla partecipazione degli atleti che pensavano di chiudere la loro carriera con i Giochi nel 2020, Malagò si è detto ottimista: «Dico che a bordo rimarranno tutti, Pellegrini e Zanardi zero problemi, Montano si pone qualche problema, ho sentito Di Francisca...io sono ottimista».
Nessun dubbio anche per Milano-Cortina 2026. «Il programma va avanti - assicura il presidente del Coni -. C'è un beffardo segno del destino che proprio le regioni olimpiche Lombardia e Veneto siano così colpite. È chiaro che in questo momento ci sono delle difficoltà, ma non mi sento di dire che ci saranno complicazioni sull'organizzazione dei Giochi anche perché il 90% delle strutture è già realizzato». «Sappiamo benissimo cosa fare - aggiunge - Magari qualche opera che non era prevista a dossier ma che sarebbe stato bello fare non so se verrà realizzata».
Riguardo alla decisione della Fir di chiudere in anticipo la stagione del rugby senza assegnare gli scudetti a partire da quello del Top 12, ha espresso qualche disappunto dando fiato alla posizione del Rovigo e di altri club in corsa per il titolo. «Il rugby che chiude la stagione? È una scelta opinabile, si può discutere, ma è chiaro che non hanno voluto aspettare - ha detto Malagò-. Non sono contrario alla decisione della federazione, ma non condivido il timing. Non hanno voluto aspettare una data condivisa».
REGGIO IN MISCHIA
Oltre al Rovigo tra gli scontenti della decisione della Fir, ufficializzata ieri mattina, ci sono per il momento il Valorugby Reggio e le Fiamme Oro anche loro in corsa per lo scudetto. Ieri è iniziata una fitta rete di contatti tra i club con l'obiettivo di arrivare in tempi brevi a una proposta che tenga aperto uno spiraglio per i playoff, tenendo conto anche che il consiglio federale rimane convocato in videoconferenza.
«Si sta lavorando per arrivare a una proposta da sottoporre alla federazione per tenere viva una possibilità per la disputa dei playoff» ha detto il patron del Rovigo, Francesco Zambelli che l'altro ieri a caldo aveva espresso il proprio malumore, dicendosi pronto a lasciare il rugby dopo decisione di chiudere frettolosamente la stagione senza aspettare l'evoluzione dell'emergenza coronavirus. «Perché dare per scontato che sia finito il mondo e negare adesso la possibilità che a giugno o anche all'inizio di luglio si possa fare qualcosa? Spero che arriveremo a una proposta all'inizio della prossima settimana» ha detto Zambelli. I club di vertice vogliono anche chiedere alla Fir indicazioni precise su come dovranno essere gestiti i contratti in essere. Ma di fondo c'è il rifiuto di considerare il Top12 come un campionato dilettantesco.
Antonio Liviero
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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