L'ANTI-RECORD
UDINE Dalla serie A pre-pandemia a quella post-Covid sono tantissime le cose che sono cambiate. Allo stesso tempo, però, ci sono cose rimaste uguali. Una di queste è la facilità con cui nel massimo campionato italiano si assegnano i calci di rigore. La A, sotto questo punto di vista, è il campionato con il maggior numero di massime punizioni fischiate. Al netto della giornata ancora in corso, sono stati 152 i penalty fischiati in 30 giornate, praticamente uno ogni due partite di media. Sull'argomento è intervenuto recentemente l'ex arbitro Paolo Casarin. «Sembra che la concessione generosa del rigore - ha affermato - sia il miglior modo per apparire uniformi nella decisione. Tutti avranno i tiri dagli 11 metri, sia le piccole che le grandi, in casa e fuori. Una ventata di applicazione nuova che pare annullare la storica sudditanza psicologica. Insomma: soprattutto sul fallo di mano, si tende a concedere il fallo a tutti». Chi più, chi meno, in effetti, tutte le squadre ne hanno beneficiato nel loro cammino. O meglio, quasi tutte. Sì, perché l'Udinese in questa particolare statistica è ancora al palo. Ha posizionato il pallone sul dischetto quest'anno solo in Udinese-Brescia, ma il Var ha poi fatto tornare l'arbitro sulla sua scelta. Un record davvero incredibile, unico in Europa, visto che la sola squadra rimasta nel panorama dei maggiori campionati europei a fare compagnia ai bianconeri, l'Everton di Ancelotti, una settimana fa si è vista assegnare il primo del campionato (realizzato da Sigurdsson) contro il Leicester City. Un'astinenza particolare per l'Udinese, nonostante la solita discreta mole di gioco nell'area avversaria, che sta diventando un tabù. L'ultima volta dagli 11 metri per i friulani fu il 17 aprile 2019 (più di un anno fa), allo stadio Olimpico di Roma contro la Lazio. De Paul si fece però ipnotizzare da Strakosha dopo il fallo concesso da Calvarese per atterramento di Lasagna da parte di Lulic.
Zero rigori nella stagione in corso stanno per altro rendendo più complesso il cammino verso la salvezza. Soprattutto considerando che le principali contendenti per evirare il terzultimo posto, Genoa e Lecce, sono rispettivamente seconda e terza nella classifica delle massime punizioni a favore, alle spalle della Lazio. Sono 14 a testa per le due squadre. E se ci aggiungiamo i 10 della Sampdoria si capisce che nella lotta salvezza questo rappresenta una penalizzazione importante per De Paul e compagni. I quali, nonostante tutto, si stanno avvicinando all'obiettivo giorno dopo giorno, aspettando il primo fatidico penalty a favore.
st.gi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE Dalla serie A pre-pandemia a quella post-Covid sono tantissime le cose che sono cambiate. Allo stesso tempo, però, ci sono cose rimaste uguali. Una di queste è la facilità con cui nel massimo campionato italiano si assegnano i calci di rigore. La A, sotto questo punto di vista, è il campionato con il maggior numero di massime punizioni fischiate. Al netto della giornata ancora in corso, sono stati 152 i penalty fischiati in 30 giornate, praticamente uno ogni due partite di media. Sull'argomento è intervenuto recentemente l'ex arbitro Paolo Casarin. «Sembra che la concessione generosa del rigore - ha affermato - sia il miglior modo per apparire uniformi nella decisione. Tutti avranno i tiri dagli 11 metri, sia le piccole che le grandi, in casa e fuori. Una ventata di applicazione nuova che pare annullare la storica sudditanza psicologica. Insomma: soprattutto sul fallo di mano, si tende a concedere il fallo a tutti». Chi più, chi meno, in effetti, tutte le squadre ne hanno beneficiato nel loro cammino. O meglio, quasi tutte. Sì, perché l'Udinese in questa particolare statistica è ancora al palo. Ha posizionato il pallone sul dischetto quest'anno solo in Udinese-Brescia, ma il Var ha poi fatto tornare l'arbitro sulla sua scelta. Un record davvero incredibile, unico in Europa, visto che la sola squadra rimasta nel panorama dei maggiori campionati europei a fare compagnia ai bianconeri, l'Everton di Ancelotti, una settimana fa si è vista assegnare il primo del campionato (realizzato da Sigurdsson) contro il Leicester City. Un'astinenza particolare per l'Udinese, nonostante la solita discreta mole di gioco nell'area avversaria, che sta diventando un tabù. L'ultima volta dagli 11 metri per i friulani fu il 17 aprile 2019 (più di un anno fa), allo stadio Olimpico di Roma contro la Lazio. De Paul si fece però ipnotizzare da Strakosha dopo il fallo concesso da Calvarese per atterramento di Lasagna da parte di Lulic.
Zero rigori nella stagione in corso stanno per altro rendendo più complesso il cammino verso la salvezza. Soprattutto considerando che le principali contendenti per evirare il terzultimo posto, Genoa e Lecce, sono rispettivamente seconda e terza nella classifica delle massime punizioni a favore, alle spalle della Lazio. Sono 14 a testa per le due squadre. E se ci aggiungiamo i 10 della Sampdoria si capisce che nella lotta salvezza questo rappresenta una penalizzazione importante per De Paul e compagni. I quali, nonostante tutto, si stanno avvicinando all'obiettivo giorno dopo giorno, aspettando il primo fatidico penalty a favore.
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