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Non è stata la Ferrari, bensì la Formula 2 a far sorridere l'Italia

Domenica 14 Luglio 2019
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Non è stata la Ferrari, bensì la Formula 2 a far sorridere l'Italia nel sabato inglese di Silverstone: Luca Ghiotto ha trionfato nella categoria più vicina alla F1, e con il secondo successo stagionale il 24enne vicentino di Arzignano è tornato tra i Top 3 della classifica. «Guidare un'auto del genere è un piacere» ha detto Ghiotto, bravo a superare al via il compagno del team Uni Virtuosi, il cinese Zhou che era in pole position, e poi a rispondere agli attacchi di Nicholas Latifi, che ha chiuso secondo.
I tre podi consecutivi di Ghiotto, reduce da due secondi posti in Austria, potrebbero essere di buon auspicio per la Ferrari, che alle 15.10 (SkySportF1 e in chiaro su TV8) punta le proprie fiches su Charles Leclerc, che scatta dalla seconda fila dopo qualifiche al cardiopalmo. Valtteri Bottas ha infatti strappato la pole al padrone di casa Lewis Hamilton per sei millesimi (un'inezia in un circuito da 5,9 km) con Leclerc terzo a 79 millesimi.
«Sono stato vicino a Lewis per tutto il week-end e sono contento di avergli preso la pole», ha detto Bottas, alla quarta partenza al palo dell'anno. «Bravo Valtteri, ma non deve dimenticarsi che questa è la gara dell'anno per me», l'ha avvertito Hamilton, a +31 sul finlandese nel Mondiale anche dopo aver mancato il podio per la prima volta, nel GP d'Austria.
LE ROSSE
L'Austria ha rinfrancato Leclerc, che ieri si è fatto notare: primo nelle terze libere e al vertice anche nei primi due turni di qualifica. Ma in Q3, il monegasco si è dovuto inchinare alla coppia Mercedes. «In Q3 loro hanno alzato i giri del motore, ma il fatto di essere vicini alla Mercedes è un buon segnale - ha detto - Il terzo tempo è stato il miglior risultato possibile: ho chiuso a una distanza contenuta e non era scontato dopo aver faticato con l'anteriore nelle libere».
La Ferrari parte con una strategia differente rispetto ai rivali, visto che Leclerc e Sebastian Vettel hanno avuto accesso alla Q3 con le gomme soft. E con queste scattano oggi: le coperture più prestazionali, ma anche meno durevoli, potrebbero spingere i due piloti del Cavallino ad attaccare in avvio. Ma se Leclerc sembra nelle condizioni per farlo, Vettel resta un rebus, dopo qualifiche sotto tono e chiuse al sesto posto, alle spalle anche delle Red Bull di Max Verstappen (a sua volta vicino alle Mercedes) e Pierre Gasly. Un risultato sintetizzato dal volto rabbuiato del tedesco: «Non ho avuto problemi particolari ha ammesso Vettel, vincitore qui un anno fa - mi sono mancati ritmo e velocità, sin dalla Q1». Il lavoro svolto venerdì notte nel box del Cavallino sembra aver portato benefici a soltanto una delle due SF90, quella di Leclerc, che ha regalato alla Ferrari una vigilia di GP oltre le attese, visto che Silverstone era considerato il teatro di un'egemonia Mercedes. Oggi, con il suo talento e la sfacciataggine dei 21 anni, Leclerc prova a sovvertire il pronostico per far vivere alla Ferrari un altro team radio di festa, dodici mesi dopo il celebre A casa loro, a casa loro! che completò l'impresa di Vettel.
L.D.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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