«Zona logistica, opportunità per uscire dall'emergenza»

Domenica 31 Maggio 2020
«Zona logistica, opportunità per uscire dall'emergenza»
ECONOMIA
ROVIGO Il Polesine prova a superare la crisi in atto da anni e l'impatto negativo sull'economia che avrò l'epidemia da Covid-19 grazie alla Zona logistica semplificata. L'assessore regionale allo Sviluppo economico Roberto Marcato ha convocato in settimana il tavolo di lavoro che porterà alla costituzione della commissione tecnico- politica che guiderà la Zls di Marghera e delle 16 municipalità polesane coinvolte: Bergantino, Ceneselli, Trecenta, Bagnolo di Po, Fiesso Umbertiano, Polesella, Canaro, Occhiobello, Stienta, Gaiba, Ficarolo, Salara, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano e Melara.
L'OBIETTIVO
«Grazie a questa zona speciale - ha detto Marcato - diventeremo attrattori di risorse straordinarie da parte dell'Europa, che saranno investite su Porto Marghera e sul Polesine, le aree più difficili dal punto di vista economico». «Si tratta indubbiamente di una buona notizia - commenta Leonardo Raito, sindaco di Polesella -, specie per chi, come noi sindaci, ha fortemente voluto la legge istitutiva della zona franca per fornire una seria opportunità di sviluppo al Polesine». Uno sviluppo che si propone il recupero di aree dismesse oltre a rinnovate capacità di assunzione, elementi fondamentali per invertire le tendenze socio-economiche di una realtà sempre più impoverita economicamente anche nel tessuto sociale. La Zls fortemente voluta da Confindustria, fiancheggiata dalle Amministrazioni locali e dei portatori d'interesse del mondo produttivo e sindacale, sarà ancora più importante per superare la crisi legata all'emergenza da coronavirus. «Se, infatti, tra le risorse messe a disposizione del Paese dall'importante iniziativa dell'Unione Europea - precisa Raito - sarà possibile recuperare un finanziamento poliennale per il progetto, in questo caso dovrà essere brava la Regione, credo che il modello di sviluppo legato alla Zls di Marghera e del Polesine darà i frutti sperati. Potrebbe addirittura diventare un modello di sviluppo interessante e replicabile». Per arrivarci, però, sarà indispensabile giungere alla redazione di un Piano industriale integrato che sia all'altezza della situazione. «Come sindaci - fa notare il primo cittadino di Polesella - dovremo essere bravi a cercare quelle formule di comprensione dei fenomeni e delle linee economiche, almeno nel medio termine, senza le quali sarà difficile incidere. Determinante sarà anche il ruolo della Regione. La zona logistica semplificata non sarà a vantaggio esclusivo di Marghera e dei 16 Comuni polesani, ma dovrà essere elemento trainante di tutta l'economia del Nordest. In questa logica, anche l'ammodernamento infrastrutturale avrà il suo peso, così come la capacità di fare squadra da parte degli enti locali, in un territorio frammentato e costellato di piccoli Comuni che non hanno le capacità strutturali, da soli, di coordinare un progetto tanto ambizioso».
Fondamentali risulteranno infine le risorse tecniche messe in campo, con risposte alle imprese in tempi certi, capacità di convogliare finanziamenti e di captare ordini di priorità per gli insediamenti produttivi. In tal senso, una struttura tecnica competente come quella di As2 potrebbe fungere da supporto-chiave per Raito. «Se poi - conclude - anche il sistema bancario locale fosse disponibile a operazioni di apertura di linee di credito, credo ci sarebbe anche quella ulteriore provvista di liquidità per convogliare sul Polesine l'interesse di molti e dare una sferzata concreta al rilancio economico del territorio».
G.Fra.
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