Zaia: «Colpito un settore importante dell'economia»

Venerdì 15 Novembre 2019
Zaia: «Colpito un settore importante dell'economia»
LE REAZIONI DEI POLITICI
PORTO TOLLE Il presidente della Regione Luca Zaia manifesta la propria solidarietà agli abitanti di Porto Tolle e della costa polesana dopo i danni subiti dalla furia del mare.
IL GOVERNATORE
«Ci troviamo di fronte a una devastazione che forse trova un unico precedente dopo la storica alluvione del 1966 - commenta il governatore - So che i polesani sono già al lavoro per risollevarsi e voglio assicurare che la Regione è al loro fianco ed è impegnata perché vengano date risposte rapide». Dopo la disanima dello scenario attuale che viene definito da Zaia «non meno apocalittico che altrove con cavane distrutte, barche squarciate e pontili fuori uso, ad essere colpita in maniera rilevante è una delle principali realtà economiche del Veneto. Stiamo parlando di molluschicoltura, pesca e orticoltura: una serie di attività da sempre caratterizzanti l'area e che danno sostentamento a centinaia e centinaia di famiglie. Anche per questo ringrazio le forze dell'Ordine, i volontari della Protezione civile e i sindaci per il lavoro svolto senza sosta in questi giorni. Un lavoro portato avanti insieme ai residenti che da subito si sono rimboccati le maniche, confermando come gli altri veneti di sapere reagire e rialzarsi».
L'ASSESSORE REGIONALE
Sulla stessa lunghezza d'onda pure l'assessore regionale Cristiano Corazzari, che dichiara: «I polesani sono già al lavoro per risollevarsi da questa tragedia devastante. Da parte mia l'impegno, insieme alla giunta regionale, a collaborare per fronteggiare questa situazione che ha devastato il nostro Polesine e far ripartire quanto prima il lavoro dei nostri pescatori». Critico, invece, nei confronti del Governatore è invece il consigliere regionale Dem Graziano Azzalin, che evidenzia: «Quello che fa la Regione non è sufficiente né giustificabile: in Veneto ci sono circa tremila chilometri quadri a rischio alluvioni dove vivono quasi 800mila persone. Dobbiamo mettere in sicurezza Venezia, patrimonio mondiale e lo si fa mantenendo in efficienza l'intero sistema lagunare che è la prima difesa naturale. Dal 2010 la Regione ha però interrotto i finanziamenti e ciò ha provocato conseguenze di anossia delle lagune, di perdita di prodotto coltivato, di decadimento della qualità delle acque, di interramento delle bocche oltre all'erosione dei litorali. Anche i fondi ai consorzi di Bonifica sono stati praticamente azzerati, passando dai 35 milioni del 2010 a due odierni, quelli per la subsidenza cancellati e ripresi solo in parte dallo Stato».
PESCA IN GINOCCHIO
Solidarietà al comparto ittico arriva infine da Rifondazione comunista polesana, che commenta: «È un incubo quello che si è abbattuto sui pescatori e i cittadini di Porto Tolle e di tutto il nostro Delta - affermano i vertici provinciali - Occorre investire seriamente in prevenzione. Le politiche di salvaguardia e difesa del territorio sono state trascurate da tutti i governi regionali e statali che si sono succeduti, più preoccupati a consentire ai grossi gruppi industriali amici di speculare su grandi opere inutili e costose. Sono stati invece gli allarmi relativi al cambiamento climatico.
A.Nan.
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