Violenza sul treno, oggi il processo

Lunedì 23 Luglio 2018
Violenza sul treno, oggi il processo
LOREO
È un 34enne nigeriano regolare, l'uomo che sabato ha scatenato l'inferno sul treno da Chioggia a Rovigo, finendo in manette e costringendo alcuni passeggeri a ricorrere alla cure dell'ambulanza del Suem chiamata ad intervenire alla stazione di Loreo, insieme ad una pattuglia dei carabinieri. A rendere ancora più rovente la corsa partita alle 12.35 da Chioggià, sulla già martoriata linea gestita di Sistemi Territoriali, è stata la reazione incontrollata e violenta del 34enne, salito alla stazione di Rosolina, quando il controllore, una donna, gli chiede di mostrarle il biglietto. L'uomo si scalda e, forse anche per l'eccesso di alcol, inizia subito ad agire in modo sgangherato rispondendo male all'addetta di Sistemi Territoriali, che come ogni controllore, nel momento in cui è al lavoro, riveste il ruolo di pubblico ufficiale. La donna non si lascia intimorire dal rifiuto del giovane uomo ed insiste perché regolarizzi la sua posizione a bordo. Gli dice anche che sul treno c'è anche un poliziotto in borghese e che si sarebbe rivolta a lui. Così, non appena si allontana, il 34enne si alza dal posto dove si era seduto e si lancia all'inseguimento della dipendente dell'azienda regionale di trasporto. Una mossa minacciosa che vede subito l'intervento di altri passeggeri, che si alzano per fermarlo.
VIOLENZA IN TRENO
Volano spinte, urla e anche qualche colpo proibito. Scatta l'allarme e così, qualche istante dopo, alla stazione di Loreo, salgono a bordo i carabinieri, già precedentemente avvertiti. La corsa si deve fermare e tutti i passeggeri sono costretti a scendere per colpa della reazione scomposta del loro compagno di viaggio, arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato via in manette. Il personale sanitario ha eseguito le medicazioni a quanti avevano riportato lesioni nella colluttazione, fortunatamente lievi, tanto che nessuno ha voluto essere accompagnato in ospedale.
SCATENATO
Anche una volta accompagnato alla stazione di Loreo per le operazioni di identificazione, l'uomo non ha accennato a calmare i suoi bollenti spiriti ed è arrivato a scagliarsi contro i carabinieri, aggravando ulteriormente la sua posizione, configurando nuovamente un altro episodio di resistenza a pubblico ufficiale. A qualcuno a bordo del treno, per un attimo è sembrato anche che il nigeriano avesse un coltello, circostanza smentita dai carabinieri. Ma questo non rende, in ogni caso, meno grave la sua posizione. Con la direttissima a sua carico che probabilmente si terrà già nella mattinata di oggi.
Francesco Campi
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