VIDEOSORVEGLIANZA
ROVIGO Un'ampia rete di occhi elettronici renderà il Polesine

Giovedì 28 Maggio 2020
VIDEOSORVEGLIANZA
ROVIGO Un'ampia rete di occhi elettronici renderà il Polesine la provincia più sicura d'Italia. Ieri mattina a Palazzo Celio il prefetto Maddalena De Luca, l'assessore regionale Cristiano Corazzari, il presidente della Provincia Ivan Dall'Ara e i vertici delle forze dell'ordine hanno presentato alle amministrazioni locali il progetto Polesine Sicuro, ora entrato nella sua fase viva. Nei mesi scorsi, infatti, sono state messe in funzione le telecamere dei varchi di Occhiobello e Rovigo, hanno superato tutti i test, sono state valutate le funzionalità e questo sistema di videosorveglianza del territorio si potrà presto ampliare ad altri 16 comuni polesani.
PROVINCIA CAPOFILA
Capofila di questo progetto è l'amministrazione provinciale di Dall'Ara, che ieri mattina ha presentato con orgoglio questo importante risultato, ottenuto con il prezioso aiuto della Prefettura. In pratica, tra pochi giorni sarà impossibile entrare in provincia di Rovigo con l'auto senza assicurazione o revisione, oppure fuggire dal territorio senza essere visto d Polizia, Carabinieri o Polizia Locale. Con il progetto Polesine Sicuro, finora finanziato per 140 mila euro dalla Regione ma che alla fine supererà il milione, è stato migliorato e ampliato il sistema di telecamere che monitorano gli accessi ai Comuni polesani, realizzando un'unica rete interconnessa tra tutti gli occhi elettronici e una stazione centrale per il monitoraggio dei veicoli in ingresso nel territorio tra i due fiumi. Si tratta di una sperimentazione nazionale in cui il Polesine è capofila. «Presto potrebbe essere adottato lo stesso sistema anche nel resto del Veneto o del Paese», ha spiegato Corazzari.
Il cuore di questo sistema si trova in Questura. In viale Tre Martiri è stato posizionato un server che riceve il segnale da tutte le telecamere che nelle prossime settimane monitoreranno accessi ed uscite dal Polesine. Le immagini saranno in diretta e potranno essere visionate anche dalle altre forze dell'ordine. L'assessore regionale ha precisato che questo sistema «sarà un deterrente per chi vorrà compiere crimini in Polesine e darà un notevole supporto alle indagini delle forze dell'ordine. I Comuni provvederanno alla manutenzione degli apparati». Nei prossimi giorni saranno pubblicati i bandi di finanziamento per i 16 Comuni che entreranno a fare parte del progetto, per la realizzazione dei varchi con un minimo di uno e un massimo di tre telecamere. «La provincia di Rovigo si presta perfettamente a questa sperimentazione - ha detto il prefetto De Luca -, perché la sua conformazione geografica le permette di essere un punto di passaggio tra diverse aree del nord Italia».
Alberto Lucchin
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