Via Don Minzoni, angolo di Bronx a San Bortolo

Domenica 22 Luglio 2018
SAN BORTOLO
ROVIGO Il quartiere San Bortolo, spesso vittima di furti serali, è anche oggetto di degrado, in una delle sue vie principali di accesso al centro storico del capoluogo. In via Don Minzoni, dove tra l'altro si trovano diversi esercizi commerciali, oltre alla sede dell'Ufficio Scolastico Provinciale e nelle immediate vicinanze anche scuole e palestre, un residente racconta cosa sta succedendo nel quartiere.
LA TESTIMONIANZA
«Mi rivolgo al sindaco Bergamin e ai consiglieri comunali, nonché alla cittadinanza, per mettere in luce una situazione di degrado ormai diventata inaccettabile e pericolosa - afferma un residente - Vivere in via don Minzoni è ogni giorno sempre più pesante a causa di gruppi, famiglie o clan, non ci è dato di sapere, di origine parrebbe romena, residenti in un condominio fatiscente, che sfida le basilari norme di sicurezza: vetri rotti, finestre che precipitano in strada, come raccontato da un amico che stava transitando di lì in macchina una mattina. Se siamo fortunati, ogni giorno e ogni notte assistiamo solo a festini con musica a tutto volume alternati a liti furibonde, discussioni accese sul marciapiede che spesso si concludono con vetrate rotte e via vai di giovani ragazze che in piena notte scendono e salgono da furgoni diretti probabilmente a qualche night».
Effettivamente in via Don Minzoni da diversi anni è nota la presenza di diverse prostitute romene, che esercitano proprio nello stabile menzionato dal rodigino esasperato. «L'interno del cortile del condominio è usato come discarica, si perde il conto delle cicche di sigarette e delle bottiglie di birra abbandonate sul marciapiede, che ci ritroviamo a sopportare o a dover pulire - continua l'uomo, che vuole mantenere l'anonimato per evitare ripercussioni - I rifiuti lungo tutta la via, che da molto tempo è dimenticata anche dalla nettezza urbana sono all'ordine del giorno. Nei casi più sfortunati invece dobbiamo assistere anche a episodi di pestaggi. In pieno giorno, sul marciapiede, dal bar poco lontano vediamo una ragazza stesa a terra e presa a calci e pugni da uno di questi individui. Scene da Bronx e da brivido. I poliziotti più e più volte si limitano ad ammonire queste persone e al controllo dei documenti. E' diventato routine anche l'intervento della polizia locale che in 5-10 minuti espleta le sue funzioni e se ne va. Nulla cambia, già dal giorno successivo le stesse situazioni si ripetono, il disturbo è continuo fino ad arrivare al week end in cui avviene il solito rituale: risse, festeggiamenti, musica a tutto volume, fiumi di alcool, urla e discussioni a voce altissima per ore e ore, superando di gran lunga quelle del riposo sia pomeridiano che notturno. Siamo costretti a barricarci in casa. A chiudere le finestre in piena estate, sforzandoci di ignorare il rumore molesto».
Alcuni proprietari italiani che abitano vicino a via Don Minzoni riferiscono che sono anni che si va avanti in questo modo e si sfogano: «I miniappartamenti dovrebbero ospitare una sola persona, massimo due, invece ci vivono in almeno 4 o 5. Chissà in che condizioni di irregolarità contrattuale. A cicli un gruppo se ne va e ne arriva subito un altro. E' stato riferito che per entrare nei monolocali disabitati alcuni si organizzano con martello, scalpello, trapano e quant'altro per forzare le porte ed entrare in modo abusivo. Sono state notate da parte di una residente, che pur vivendo anche lei in quel monoblocco, afferma di non aver nulla a che fare con queste persone, delle manomissioni a contatori dell'Enel». Altri invece preferiscono rimanere nascosti, protetti dalle telecamere di videosorveglianza dei giardini, nell'indifferenza più totale.
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