Vetro impuro In tre mesi Ecoambiente perde 12 mila euro

Martedì 18 Febbraio 2020
Vetro impuro In tre mesi Ecoambiente perde 12 mila euro
RACCOLTA DIFFERENZIATA
ROVIGO Fra novembre e gennaio sono stati gettati al vento 12mila euro. Letteralmente buttati nel cassonetto. Questa, infatti è la somma che nell'ultimo trimestre è stata persa a causa della minore qualità del vetro raccolto con la differenziata a Rovigo. Ed è per questo che Ecoambiente lancia un invito a stare attenti.
SMALTIMENTO CORRETTO
«In questo caso sottolinea l'azienda - fare bene la differenziata fa davvero la differenza. Il vetro, infatti, è un rifiuto che, se correttamente raccolto, permette di ottenere un guadagno nell'attività di recupero, essendo totalmente riutilizzabile. Il prezzo, tuttavia, varia al variare della bontà della differenziazione: la presenza di rifiuti non di vetro, che inquinano quanto è stato correttamente raccolto, fa perdere risorse a scapito poi dei costi inseriti nella tassa rifiuti. Nel trimestre novembre-gennaio la raccolta del vetro effettuata a Rovigo ha dato risultati inferiori rispetto allo standard precedente: il CoReVe, il Consorzio Recupero Vetro, ha declassificato il vetro raccolto da classe 1 a classe 2, pagando 5 euro in meno per ogni tonnellata. In totale, in questi tre mesi, la perdita è stata di circa 12mila euro e, se non ci fosse un miglioramento, in un anno verrebbero persi circa 35mila euro».
GUARDIA ECOLOGICA
La nuova guardia ecologica di Ecoambiente, che ha iniziato il proprio servizio di vigilanza, controllo e informazione il 3 febbraio, fra l'altro, proprio alla luce di questo, ha già effettuato delle verifiche a campione in alcuni bidoni carrellati del vetro in varie zone di Rovigo, riscontrando la presenza di corpi estranei e dei cosiddetti falsi amici, ovvero quei materiali che in buona fede vengono gettati insieme al vetro, ma che invece finiscono per inquinarlo. In particolare, la ceramica. Il vetro, aggiunge ancora Ecoambiente «può essere riciclato all'infinito massimizzando sostenibilità economica e ambientale, è tanto più riciclabile quanto più si seguono, nella raccolta differenziata alcune semplici regole: conferire solo bottiglie e vasetti di vetro, completamente svuotati e privi di tappi e coperchi; non conferire insieme a bottiglie e vasetti il sacchetto di plastica usato per raccoglierli e trasportarli, che deve andare nella raccolta differenziata della plastica; non conferire nel vetro gli inquinanti più frequenti e dannosi: piatti, tazzine o altri oggetti di ceramica; bicchieri o altri oggetti di cristallo; pirofile o contenitori in pyrex. Altri falsi amici sono: lampade e lampadine, tubi al neon, specchi, monitor di Tv e Pc, lastre di vetro, vetro artistico. Tutti materiali contaminanti molto dannosi per il recupero del vetro».
Il vetro, in Polesine, rappresenta il 9% del complesso della raccolta differenziata, con 7.874 tonnellate nel 2018, 33 chili per abitante, su un totale di 123.459 tonnellate di rifiuti, 523 chili per abitante. Nella città di Rovigo ne sono stati raccolti 1.398.120 chili. Ma, come spiega Ecoambiente, rilevante è non solo la quantità, ma anche la quantità: «Pur esistendo tecnologie sempre più sofisticate per il recupero, non possono garantire una qualità idonea al riciclo se il rifiuto, all'origine, non è stato differenziato in modo quantomeno accettabile. Per questo differenziare bene è prezioso. Ogni anno vengono prodotti in Italia circa 10 miliardi di contenitori in vetro riciclato, con proprietà e caratteristiche identiche a quelli realizzati con materie prime».
Elisa Barion
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