VERDE PUBBLICO
ROVIGO Sono una risorsa per la salute e un'occasione per chi passa

Lunedì 26 Agosto 2019
VERDE PUBBLICO
ROVIGO Sono una risorsa per la salute e un'occasione per chi passa l'estate in città: i parchi vengono aiuto sotto i colpi del caldo, ma anche loro hanno bisogno d'aiuto. parco Langer in Commenda, per esempio, è stato oggetto il 2 agosto di atti vandalici che hanno distrutto alcune sedie e panchine agli orti urbani vicini all'ingresso, laterale a Casa serena. Ed è da otto anni che parco Langer aspetta una convenzione per disciplinare la gestione: «Resta una realtà pubblica, con associazioni e volontari impegnati nella manutenzione del verde, ma senza una forma di gestione convenzionata con l'amministrazione comunale», spiega il presidente del Wwf Rovigo, Eddi Boschetti.
SERVONO NORME
«Si può partire - propone Boschetti - da una regolamentazione delle attività già presenti come gli orti urbani, per costruire in seguito progettualità più articolate in base alle diverse competenze in gioco. I tempi sono maturi e qualche incontro con la nuova amministrazione comunale c'è già stato dopo le elezioni. Speriamo ci sia presto un seguito: ci aspettiamo che sia applicato il Regolamento per la tutela del verde urbano, che proprio in questi giorni ha compiuto due anni dall'approvazione. È stato previsto nel Regolamento, per quanto riguarda l'attività partecipativa di associazioni e cittadini nella tutela del verde, che spazi di proprietà pubblica, con destinazione a verde o a servizi, possano essere affidati in concessione ad associazioni, enti o privati per il loro utilizzo sociale. Così si potrebbero gestire le attività, senza scopo di lucro, alla luce del sole e allontanandosi dal pionierismo, perché sono passati otto anni dall'inizio delle attività al parco Langer».
Queste erano partite con lo scopo di sottrarre al progetto del passante nord, uno dei polmoni verdi della città. Le competenze per le varie aree del parco (orti, area prativa, bosco, ex poligono di tiro) chiamano diversi soggetti a trovare le risposte necessarie, a cominciare dal Comune per la parte degli orti urbani, sulla quale non c'è ancora una convenzione, fino alla proprietà demaniale lungo il Ceresolo e laterale all'ex poligono. Con l'opposizione al passante nord sono state portate avanti attività come gli orti, sostenuti dall'associazione Orto delle farfalle e dal Wwf, che ha acquistato varie attrezzature per il decoro dell'area, che negli anni è diventata anche un luogo di integrazione sociale. Diversamente dal luogo comune che vede negli orti urbani protagonisti gli anziani, tra gli ortisti di parco Langer «gli anziani sono i grandi assenti. Si occupano degli orti etnie diverse e cittadini che hanno aderito alle campagne di salvaguardia del parco. Frequentano l'area anche giovani come zona di ritrovo, poi persone che portano i cani a fare una sgambata e ortisti di varie nazionalità, in prevalenza cinesi o dell'Est Europa: più lo zoccolo duro di chi ha iniziato, da molti anni, questa autogestione. È una situazione in evoluzione, nel senso che ha visto l'acquisto e la donazione di cisterne per l'acqua e l'installazione di un minimo di attrezzature per la coltivazione».
Il presidente del Wwf Rovigo sottolinea, poi, che parco Langer è forse l'area verde più significativa nella cintura urbana: per la ricchezza di biodiversità, per l'estesa area prativa che sarebbe appetibile per la produzione di miele, e per gli orti urbani, considerando la loro esposizione a sud e la protezione del bosco a nord e di Casa serena a ovest.
LE OPPORTUNITÀ
«Si potrebbe sviluppare non solo l'orticoltura sociale - continua Boschetti - ma anche quella didattica per le scuole e per preservare alcune colture tipiche polesane. Negli orti urbani è già iniziato il recupero di varietà da frutto in via di estinzione, compiendo passi per la biodiversità di cui poco si parla, in un luogo dove sembra strano a dirsi essendo un parco in città, ma che invece si è dimostrato straordinario per conservare l'ecosistema. La scoperta della rana rossa di Lataste, specie protetta, è stata un esempio clamoroso e dimostra la qualità ambientale dell'area, che è lontana dalle attività agricole intensive e dallo sviluppo edilizio».
Sono da mettere in rilievo, e non da sottovalutare, anche i servizi ecosistemici che il parco offre. «Mi riferisco - conclude Boschetti - ai benefici multipli forniti dalle specie che abitano il parco e il bosco: sono rimedi naturali a zanzare e ratti, e acquisiscono un elevato valore economico rispetto ai costi che altrimenti ci sarebbero con disinfestazioni e derattizzazioni».
A metà settembre tornerà la tradizionale festa Viviamo parco Langer, dall'anno scorso unita alla festa dell'Orto delle farfalle. E per allora l'attesa è che si siano fatti passi in avanti nell'adozione di un regolamento per il parco, con un'apposita convenzione concordata.
Nicola Astolfi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci