Vaccinazione di massa in 4 punti del Censer

Domenica 24 Gennaio 2021
L'EPIDEMIA
ROVIGO All'avvio della campagna vaccinale per gli over 80 il Censer disporrà di almeno quattro postazioni per la somministrazione del vaccino anti-Covid. All'inizio della prossima settimana, ci sarà un sopralluogo delle autorità sanitarie, della Protezione Civile e dell'Amministrazione comunale per stabilire quale padiglione attrezzare per l'avvio della campagna. L'assessore al Welfare Mirella Zambello è in prima linea per la gestione dei servizi necessari alla profilassi, affinché il maggior numero di persone possa essere immunizzata da un virus che da quasi un anno mette sotto scacco l'intero Paese.
SOPRALLUOGO
«Martedì si deciderà tutto, dopo che avremo effettuato il sopralluogo - spiega Zambello - È stato scelto il Censer per servire la città e l'area dei Comuni limitrofi, come stabilito dalle autorità sanitarie. È presumibile che siano collocate quattro o cinque postazioni per l'inoculazione in contemporanea, attrezzando il padiglione con le strutture necessarie per il personale cui sarà affidato questo importante compito. Come da protocollo, poi, non mancherà una zona dedicata nella quale sostare dopo la vaccinazione per verificare eventuali reazioni».
SPAZI ADEGUATI
Un aspetto importante del centro fieristico del capoluogo è soprattutto l'area esterna, che permetterà di ospitare un alto numero di vetture nelle quali è presumibile alcuni dovranno anche attendere il proprio turno per sottoporsi alla vaccinazione. «Sarà utile anche per creare un apposito percorso separato per le persone che entrano ed escono. Non mancherà nulla, avremo tutto ciò che ci serve per offrire il migliore servizio possibile» ha aggiunto l'assessore. Essenziale la possibilità di far stazionare un'ambulanza nelle vicinanze dell'area di vaccinazione.
SERVIZIO DI TRASPORTO
Per quanto concerne la collocazione dell'area, la stessa Zambello si rende conto delle difficoltà che potrebbero trovare alcune persone nel raggiungerla. Per questo motivo il Comune si sta attrezzando per offrire a chi ha bisogno di assistenza un modo per recarsi in viale Porta Adige in tutta sicurezza: «Quello che ci compete come città è favorire il trasporto delle persone anziane che si dovranno recare al Censer. Adesso contatterò le associazioni per il trasporto degli anziani, per offrire una opportunità a coloro che non hanno la possibilità di rivolgersi a un familiare. Per quanto riguarda coloro che non possono spostarsi dal letto, verrà organizzare un trasporto speciale da parte del servizio prevenzione dell'Ulss Polesana».
CATEGORIE FRAGILI
Sulle categorie più fragili, la responsabile dei Servizi Sociali e Sanitari della Giunta rodigina ha detto che spetta all'Ulss decidere la sequenza delle vaccinazioni. La Uil, infatti, ha chiesto che la somministrazione del vaccino ai disabili sia effettuata a domicilio. Ma in alcuni casi, quelli in cui il soggetto può spostarsi, per la Zambello andare al centro per la somministrazione «può aiutare l'intera organizzazione», anche se «spetterà all'azienda sanitaria decidere cosa fare al riguardo».
IL CALENDARIO
Per quanto riguarda le tempistiche, Zambello precisa che «occorreranno almeno altre due o tre settimane» prima di poter avviare la campagna rivolte prima agli over 80 e poi agli over 70, le categorie ritenute più fragili e che hanno bisogno di essere protette nel più breve tempo possibile. Il problema sono i ritardi nelle consegne da parte dell'americana Pfizer, distributore mondiale del siero realizzato con la tedesca Biontech.
IL PREFETTO
Mercoledì in Prefettura verrà fatto un nuovo punto sulla situazione generale dell'epidemia: «Sarà un aggiornamento su diverse tematiche: dal piano vaccinale all'andamento epidemiologico, oltre ai chiarimenti inerenti gli ultimo provvedimenti statali per il contenimento del contagio - spiega il prefetto Maddalena De Luca - Per il piano vaccinale bisognerà anche verificare che le dosi siano consegnate con puntualità: affinché sia efficace è opportuno che si riescano a somministrare alla giusta distanza temporale la prima e la seconda dose».
Alberto Lucchin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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