Una nuova impresa sociale dedicata a minori e famiglie

Martedì 16 Ottobre 2018
Una nuova impresa sociale dedicata a minori e famiglie
ECONOMIA E SOCIALE
ROVIGO Si chiama Chirone la nuova impresa sociale sorta in vicolo Adigetto, dall'esperienza di operatori già impegnati nei servizi ai minori.
«A fronte del crescente numero di minori inseriti in comunità, con conseguente aumento della spesa per la pubblica amministrazione e i cittadini - sottolinea Cristiano De Benedictis, presidente della neo costituita cooperativa sociale - proponiamo interventi di sostegno alle famiglie per la sana educazione dei figli, contenendo gli oneri a carico delle istituzioni nel mantenimento di un minore in struttura. Questo approccio consente di mettere in campo tutte le strategie possibili per assistere il nucleo familiare in difficoltà nel processo educativo limitando, quindi, il rischio di allontanamento dalla famiglia e conseguenti traumi per il bambino. Escludendo casi di violenza e gravi negligenze genitoriali, Chirone parte dal presupposto che si possa sostenere la famiglia nel prendersi cura dei propri figli in modo corretto, anche in momenti di difficoltà o fragilità del bambino e dei genitori».
Ogni bambino ha diritto a crescere in una famiglia: questa la missione di Chirone.
L'IMPRESA
Completano l'organigramma della cooperativa, Enea Bellesia quale vicepresidente e Chiara Menarello come consigliere, entrambi esperti nella gestione del disagio adolescenziale e disabilità, che hanno sviluppato questo servizio di assistenza educativa domiciliare per sostenere le famiglie in difficoltà con i propri figli e prevenire dolorosi allontanamenti dei minori dai propri genitori.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito alla costituzione di questa attività imprenditoriale sociale - aggiunge il direttore di Confcooperative, Simone Brunello - dato che mancava nel nostro territorio un progetto forte sul disagio minorile. Con le competenze di questi giovani cooperatori e la disponibilità del territorio, le famiglie e le istituzioni possono ora contare su un interlocutore, in grado di farsi carico di tante situazioni di disagio dei nostri ragazzi».
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