Una lunga scia di sangue in Polesine Tre ventenni morti in pochi giorni

Martedì 16 Luglio 2019
STRADE DI SANGUE
ROVIGO Un'estate tragica in provincia di Rovigo sul fronte degli incidenti mortali. Anche per la giovane età delle ultime tre vite che si sono spezzate in Polesine. Marco Brunello, di Occhiobello, spentosi ieri notte sulla Statale 16, era sul limitare dei 20 anni, non ancora compiuti.
I PRECEDENTI
Ma solo qualche mese in più aveva anche Nicola Paganin (nella foto), di Rosolina, al quale è risultato fatale lo scontro con una Citroen C3 alle 3.30 dello scorso 30 giugno, all'incrocio di Volto sulla Romea, mentre si trovava in sella alla sua nuova Yamaha R6. Più o meno la stessa età, appena 23 anni, aveva anche il giovane nato ad Adria e residente a Cavarzere, Nicolas Lazzarin, che lo scorso 29 giugno ha perso il controllo del furgone che stava guidando ed è andato a scontrarsi con esiti drammatici contro uno dei platani che costeggiano la Regionale 443, fra Rovigo e Villadose.
STRADE PERICOLOSE
Giovani la cui morte conferma in modo drammatico la pericolosità delle strade del Polesine, anche se di fatto l'ultimo incidente è avvenuto ad un passo dal confine della provincia di Rovigo.
LA STATISTICA
L'ultimo dato completo sul numero di incidenti a livello provinciale è quello Istat relativo al 2017, che registra 21 decessi sulle strade polesane, quelle con l'indice di mortalità più alto del Veneto e quasi il doppio della media nazionale. In 12 mesi, infatti, sono stati 633 gli incidenti stradali in provincia di Rovigo, con 880 feriti e, appunto, 21 decessi. Nel 2016, gli incidenti totali in Polesine erano stati 606, con 877 feriti e 19 morti.
F.Cam.
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