«Un futuro tra scuola e innovazione»

Martedì 16 Luglio 2019
«Un futuro tra scuola e innovazione»
LE LINEE PROGRAMMATICHE
ROVIGO Il sindaco Edoardo Gaffeo vuole trasformare Rovigo in una città bella, istruita, creativa e orgogliosa. Durante il consiglio comunale di ieri, il secondo dall'insediamento dell'Amministrazione di centrosinistra che il 9 giugno ha vinto al ballottaggio contro il centrodestra, Gaffeo ha dato lettura delle sua visione di città per i prossimi cinque anni di governo. Alla fine, oltre ai 22 voti della maggioranza, si sono contati solo 6 voti contrari (Lista Gambardella e Lega) e tre astenuti (Lista Menon).
LA VISIONE DELLA CITTÀ
Un documento fondamentale che, come ha lui stesso affermato, non deve essere inteso come un mero elenco di cose da fare, ma come una idea di quello che dovrà diventare la città, assicurando i «valori fondamentali dell'equità, l'inclusione, la partecipazione, l'innovazione e la sostenibilità». «Questo è un programma di interventi di rigenerazione e innovazione urbana, sociale e ambientale finalizzati a migliorare la qualità della vita dei cittadini di oggi e di domani Ha proseguito il primo cittadino Solo attraverso un approccio unitario è possibile creare le giuste condizioni affinché Rovigo diventi attrattiva e moderna, in cui le persone che vi abitano siano poste al centro, in cui a tutti siano garantite pari opportunità, in cui guardare al futuro con serenità e fiducia torni ad essere la normalità».
GLI OBIETTIVI
L'obiettivo dell'Amministrazione Gaffeo è quello di sviluppare una strategia di promozione finalizzata ad attrarre visitatori e turisti, con un'offerta originale e variegata, ma soprattutto persone interessate ad integrarsi su Rovigo per questioni lavorative e, soprattutto, di studio: «Va sostenuto un sistema della formazione coerente con le scelte insediative di qualità: dagli istituti tecnici superiori all'istituto agrario, dal sistema agricoltura al Cur, in collaborazione con le Università, le associazioni di categoria e le associazioni sindacali» ha detto il sindaco. Tra le proposte che intende portare a termine entro il suo mandato c'è quella di istituire il Liceo Musicale (vista la presenza di ben due conservatori in una sola provincia), la realizzazione di un Urban Lab (all'interno del quale sviluppare le competenze tecnologiche e di sviluppo), la progettazione di un corso di studi di specializzazione tecnica post-diploma biennale sull'Additive Manufacturing e un altro sull'agricoltura di precisione e sostenibile.
LE REAZIONI
Al termine della lettura non integrale del documento (ben 14 pagine) e del plauso dell'aula, non sono mancati i commenti da parte dei consiglieri. Molto positivo quello di Giorgia Businaro (Pd): «Le aspettative della città e dei cittadini sono molte, lo sappiamo, eppure credo che queste linee programmatiche contengano realmente la chiave per un vero rilancio di Rovigo: una città che deve poter riappropriarsi del proprio futuro e deve poter tornare ad essere un punto di riferimento per l'intera provincia. Economia, cultura, ambiente, infrastrutture, commercio, ma anche solidarietà e partecipazione, la ricerca di un nuovo rapporto con le frazioni, troppo spesso abbandonate, di nuove idee e nuove relazioni, di una nuova attrattività rispetto all'esterno e di una programmazione flessibile e vicina ai reali bisogni dei cittadini. È così vogliamo impegnarci a disegnare, insieme, il futuro di Rovigo». Giudizi positivi anche da parte dell'opposizione, come Mattia Maniezzo (M5S): «Ho letto con entusiasmo le linee, sono condivisibili. Una visione sul futuro della città. Ha parlato dei patti di collaborazione: mettiamo insieme le intelligenze in aula». Anche dal gruppo Silvia Menon Sindaco, per voce del capogruppo Mattia Milan, è giunto un plauso, ma facendo presente che «l'Amministrazione dovrà essere sempre pronta: valuteremo l'attuazione di questo programma».
Alberto Lucchin
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