Un frusinate padre di tre bimbe è il camionista morto sull'A13

Sabato 12 Giugno 2021
L'INCIDENTE
ROVIGO È rimasto schiacciato fra le lamiere della cabina di guida del suo camion e i vigili del fuoco hanno dovuto utilizzare cesoie, divaricatori e martinetti idraulici per consentire al medico del Suem di raggiungerlo. Purtroppo ha potuto solo costatare che Vittorio Miele, camionista di 42 anni, di Cassino, in provincia di Frosinone, padre di tre bimbe ancora in tenera età, ormai era già morto. Il drammatico incidente avvenuto attorno alle 19 di giovedì sull'A13, nella corsia nord fra Occhiobello e Villamarzana, un tratto che da quando è interessato dai cantieri, con restringimento di carreggiata, è stato teatro di svariati incidenti. Fino a giovedì, però, nessuno aveva avuto esiti mortali.
Un incidente stradale, ma anche un incidente sul lavoro, perché Miele era alla guida del proprio camion rimasto schiacciato fra altri due nel un tamponamento a catena che ha visto anche altre tre persone ferite.
A13 CHIUSA FINO ALL'ALBA
Intenso, oltre a quello dei sanitari del Suem e dei vigili del fuoco, che hanno concluso il loro intervento attorno alle 22, anche il lavoro che hanno dovuto svolgere le pattuglie della Polizia stradale della sottosezione di Altedo-Malalbergo, guidata dal comandante Paolo Piccinin, sia per i delicati rilievi del sinistro mortale, sia per gestire il traffico, andato in tilt per ore. Solo alle 5 di ieri è stato riaperto il tratto che era stato chiuso dopo l'incidente. All'interno gli altri mezzi sono rimasti fermi per quasi tre ore, formando una colonna di oltre sei chilometri, sbloccatasi solo attorno alle 22 quando è stata aperta una corsia, ma code si sono formate all'uscita obbligatoria a Occhiobello, con il traffico indirizzato sulla Statale 16 fino al casello di Villamarzana, ma anche sulla corsia opposta, in direzione sud, di cinque chilometri, a causa dei curiosi.
Miele lascia la moglie Veronica e tre figlie piccole, attorno alle quali si è stretta la comunità di Cassino, che ha anche avviato una raccolta fondi per offrire un sostegno alla famiglia. A rendere difficili le operazioni di riconoscimento del cadavere, completate a notte inoltrata contattando il vettore, il fatto che il portafoglio non sia stato rinvenuto nonostante le accurate ricerche, risultando misteriosamente sparito. Oltre ai documenti, secondo quanto ricostruito, avrebbe dovuto contenere il suo stipendio.
F. Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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