Ultimi 300mila euro del fondo del rigassificatore ai Comuni

Mercoledì 28 Luglio 2021
Ultimi 300mila euro del fondo del rigassificatore ai Comuni
PALAZZO CELIO
ROVIGO Una sorta di regalo postumo di quasi 300mila euro. Il Consorzio di sviluppo per il Polesine, meglio noto come Consvipo, ormai appartiene al passato, essendo stata avviata il 20 novembre scorso la fase di liquidazione dopo il suo scioglimento anticipato dopo, guarda caso, una lunga fase di diatribe fra i sindaci, divisi fra chi ne chiedeva un rilancio, come il primo cittadino di Rovigo Edoardo Gaffeo, in questo caso in sintonia con il segretario del Pd Angelo Zanellato che per un decennio dal 2009 al 2018 ne è stato il presidente, e chi, come Ivan Dall'Ara, in particolare nella sua veste di presidente della Provincia, ne sottolineava l'eccessiva onerosità, soprattutto per Palazzo Celio che da solo aveva il 42% delle quote ed era chiamato a versare 250mila euro l'anno, tanto da aver interrotto i pagamenti nel 2017.
Un debito poi saldato anche dopo un lodo arbitrale arrivato al termine di una pluriennale vicenda che sembrava ormai essersi avvitata su se stessa.
FONDI RESIDUI
Una storia che oggi si intreccia con quella di As2 salita alla ribalta delle cronache delle ultime settimane, dal momento che è stato previsto che proprio questa società possa andare a ricoprire parte delle funzioni dell'ormai ex Consorzio di sviluppo. Tuttavia, nonostante il Consvipo sia stato sciolto, ci sono ancora fondi in arrivo per gli ex consorziati. Proprio Dall'Ara, in qualità di presidente dei collegio dei liquidatori del Consvipo, ha disposto l'erogazione di 293.863 euro di contributi. Si tratta ancora dei residui del fondo di compensazione che era stato creato da Adriatic Lng per alleviare al Polesine l'onere della realizzazione del rigassificatore al largo di Porto Levante.
L'accordo finale sottoscritto il 20 febbraio 2008 stabiliva un fondo di oltre 12 milioni di euro destinato a finanziare progetti riguardanti il settore della pesca e programmi a favore del Parco del Delta del Po, ma anche attività destinate allo sviluppo economico e sociale del Polesine, alla promozione del territorio, all'innovazione e al sostegno di politiche di welfare.
TRE PROGETTI
Tanti sono stati negli anni i progetti che sono stati finanziati con questi fondi e ora arrivano i contributi per i Comuni di Ariano nel Polesine, Papozze e Porto Tolle che hanno regolarmente rendicontato i loro ultimi interventi. Il Comune di Ariano ha ricevuto un finanziamento di 68.650 euro per il progetto di realizzazione di una pista ciclabile sull'argine sinistro del Po di Goro e un altro finanziamento di 90mila euro per il progetto di messa in sicurezza e riqualificazione del ponte storico in barche sul Po di Goro a Gorino Veneto.
Il Comune di Papozze ha avuto un contributo di 32.644 euro per la ristrutturazione del piano primo dell'ex scuola media per ricavarne un centro servizi culturali, oltre all'ultima tranche da 18.018 euro del finanziamento concesso per la realizzazione di un nuovo capannone da adibire a sede e magazzino distrettuale per la protezione civile.
Il Comune di Porto Tolle, infine, ha avuto un contributo di 84.550 euro per i lavori di adeguamento del ponte in barche di Santa Giulia.
IL PRESIDENTE
«Tutti progetti importanti - rimarca Dall'Ara - i ponti di barche, in particolare, sono infrastrutture molto importanti sia per lo sviluppo del turismo, che per la vita delle comunità locali. I ponti di barche del Delta consentono agevoli collegamenti fra zone, che con la sola viabilità ordinaria, obbligherebbero a lunghe percorrenze incompatibili, per esempio, con il cicloturismo in sicurezza, favorito dalle sempre più numerose piste ciclabili come quella finanziata».
Il presidente assicura poi «il totale impegno dei liquidatori del Consorzio per continuare a garantire la chiusura delle procedure di interesse dei Comuni soci ancora in capo all'ente in scioglimento», spronandoli alla rapida presentazione dei rendiconti.
F. Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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