Uffici pubblici, i dipendenti chiedono vetri protettivi

Giovedì 27 Febbraio 2020
Uffici pubblici, i dipendenti chiedono vetri protettivi
SPORTELLI PUBBLICI
ROVIGO Davanti all'emergenza coronavirus la Uil-Fpl chiede maggior tutela per i dipendenti pubblici che lavorano a contatto con il pubblico, e contemporaneamente punta a fare prevenzione verso i cittadini-utenti.
DIPENDENTI PUBBLICI
In una nota stampa diffusa a integrazione di quanto richiesto già sabato scorso, Cristiano Maria Pavarin, segretario generale provinciale dell'organizzazione sindacale che rappresenta i lavoratori della Sanità, delle autonomie locali e del Terzo settore, interviene per offrire in questa fase altamente delicata, un contributo che sia da stimolo verso una giusta gestione dell'emergenza in atto e chiede che gli uffici aperti al pubblico siano al più presto dotati di vetro protettivo, anche attraverso l'utilizzo di attrezzatura amovibile di carattere provvisorio, insieme a strumenti utili per mantenere il pubblico a distanza di sicurezza.
INFORMAZIONI AGGIORNATE
Per il segretario della Uil Federazione Poteri Locali, questa è anche l'occasione di ricordare che «sarebbe necessario convocare urgentemente riunioni periodiche, ai sensi dell'articolo 35 del decreto legislativo 81 del 2008, al fine di attivare tutti gli strumenti di informazione e formazione del personale». «Allo stesso modo - continua il sindacalista - - si ribadisce la richiesta di attivarsi da subito allo scopo di aggiornare il documento per la valutazione dei rischi, con particolare attenzione del rischio biologico».
RIFLESSI NELL'ECONOMIA
Per Davide Benazzo, segretario generale della Fp Cgil del Polesine, in relazione all'emergenza in atto sono preposte le autorità sanitarie a stabilire le direttive in tema di prevenzione e contrasto al coronavirus, e le organizzazioni sindacali sono impegnate affinché le istruzioni dettate siano applicate correttamente e uniformemente. Alle azioni sanitarie di protezione e prevenzione, il rappresentante della Fp-Cgil somma la necessità di affrontare a difesa dei lavoratori anche il tema degli strumenti ordinari e straordinari per gestire l'emergenza lavorativa, e tutelare così gli stipendi e l'occupazione nel settore pubblico come nel privato: «Ci stiamo attivando - spiega Benazzo - perché le chiusure previste dall'ordinanza in vigore fino a domenica e le ricadute che l'emergenza avrà sull'economia non pesino sugli stipendi dei lavoratori».
ALLARMISMI INUTILI
Michele Roveron, segretario generale della Cisl Fp di Padova e Rovigo, è d'accordo: «In questa fase è opportuno non creare allarmismi, ma piuttosto mantenere la giusta attenzione, giorno per giorno, sull'evolversi della situazione».
VERTICI IN REGIONE
E a garanzia delle tutele economiche, aggiunge che dopo il tavolo di lavoro dell'altro ieri con il presidente Zaia e i rappresentanti del mondo produttivo, è in programma oggi per il settore pubblico un incontro con l'assessore Manuela Lanzarin, il dirigente regionale per la Sanità Domenico Mantoan e Claudio Costa.
Nicola Astolfi
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