TRUFFATORI SERIALI
ROVIGO Ha convinto un'anziana di Forlì a spogliarsi di

Giovedì 11 Ottobre 2018
TRUFFATORI SERIALI
ROVIGO Ha convinto un'anziana di Forlì a spogliarsi di collane, braccialetti e anelli che portava addosso, ricordi di famiglia dall'enorme valore affettivo, poi l'ha accompagnata in banca a prelevare 3.500 euro. Con la più vigliacca delle truffe, quella del finto avvocato, raccontando la terribile storiella che la figlia aveva avuto un incidente stradale e che era stata trattenuta dai carabinieri e che liberarla serviva una grossa cifra. Questa volta, però, è arrivata la denuncia per il truffatore e i suoi due fratelli e complici. Perché si tratta dello stesso terzetto che ha messo a segno l'analogo viscido raggiro lo scorso 20 luglio ai danni di un 92enne disabile residente in Commenda, venendo però beccati con le mani nel sacco e ammanettati dalla Squadra mobile di Rovigo.
OBBLIGO DI DIMORA
È stato proprio quanto trovato in loro possesso che ha permesso nel prosieguo delle indagini di addebitare loro un'ulteriore truffa, messa a segno il 18 luglio ai danni di una 79enne. Per i tre fratelli Cangiano, Fabio 36 anni, Mariano, 34, e Alfredo, 29, è così arrivata una nuova misura cautelare dell'obbligo di dimora a Napoli, dove abitano. Che si somma a quella già arrivata dopo l'arresto di luglio, così come disposta dal Riesame dopo che nella direttissima il giudice Laura Contini aveva disposto gli arresti domiciliari. Il 16 ottobre dovranno tornare a Rovigo per la seconda udienza: due hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato, uno il patteggiamento. La traccia che ha portato gli uomini della squadra Mobile di Rovigo, guidata dal Gianluca Gentiluomo, fino a Forlì sono stati 3.250 euro in banconote di grosso taglio e alcuni gioielli, risultati essere quelli sottratti alla 79enne forlivese. L'anziana, felice per il ritrovamento, si è perfino presentata in Questura a Rovigo per ringraziare personalmente, ha spiegato il sostituto commissario capo Sergio Busson. Fra l'altro l'anziana ha riconosciuto in Alfredo Cangiano l'uomo che si era presentato alla sua porta, spacciandosi per avvocato, dopo che poco prima le era stata data la falsa notizia del guaio occorso alla figlia. A Rovigo a presentarsi alla porta del 92enne era stato invece il fratello Fabio, a conferma dei ruoli interscambiabili dei tre, che hanno compiuto truffe in serie. Fino a quando la Mobile di Rovigo non li ha arrestati.
F.Cam.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci