ELEZIONI IN PROVINCIA
ROVIGO Si avvia alla conclusione il mandato di presidente della Provincia di Rovigo di Marco Trombini. Il sindaco di Ceneselli, dopo l'incarico di un solo mandato a Palazzo Celio, dal 31 ottobre dovrà lasciare il posto al suo successore. Le candidature più accreditate negli ambienti politici, ad oggi, sono quelle di Antonio Laruccia, sindaco di Trecenta, e Ivan Dall'Ara, sindaco di Ceregnano, entrambi dl centrodestra. Ma Trombini lancia una sua personale preferenza: «Vedrei bene Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta».
ENTE DI SECONDO GRADO
L'elezione del presidente della Provincia è profondamente cambiata negli scorsi anni. La Legge 56 del 2014 ha eliminato l'elezione degli organi provinciali da parte dell'elettorato attivo, stabilendone l'elezione da parte dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni della provincia. Il mandato è di quattro anni e sono eleggibili solamente i sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data delle elezioni. Questo, infatti, riduce non di poco i papabili, visto che la prossima primavera saranno 34 i comuni polesani che andranno al voto: Ariano, Arquà, Bagnolo, Bergantino, Bosaro, Calto, Canda, Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Corbola, Costa, Crespino, Fiesso, Frassinelle, Gaiba, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Loreo, Melara, Occhiobello, Papozze, Pettorazza Grimani, Pincara, Polesella, Pontecchio, Salara, San Bellino, Villanova del Ghebbo e Villanova Marchesana.
L'ENDORSEMENT DI TROMBINI
«Per ricoprire questo incarico spiega Trombini non è fondamentale l'esperienza come sindaco, ma avere doti diplomatiche e legali. Non sono molti i possibili candidati, visto che si andrà al voto in molti comuni. Il nome che ho sentito fare sono quelli del sindaco di Trecenta Laruccia e del collega di Ceregnano Dall'Ara. Io personalmente vedrei bene Enrico Ferrarese di Stienta». Tutti nomi nell'orbita del centrodestra, chi più e chi meno legato a uno dei due partiti della coalizione, Forza Italia o Lega. Dal centrosinistra, invece, sembra non ci sia ancora convergenza su un nome preciso. Vinicio Piasentini, sindaco di San Martino di Venezze, è l'unico che potrebbe rappresentare una candidatura unitaria del centrosinistra e qualche pezzo del centrodestra, ma pare non sia interessato. Il 10 ottobre, comunque, dovranno essere necessariamente presentate le candidature.
A.Luc.
© RIPRODUZIONE RISERVATA ROVIGO Si avvia alla conclusione il mandato di presidente della Provincia di Rovigo di Marco Trombini. Il sindaco di Ceneselli, dopo l'incarico di un solo mandato a Palazzo Celio, dal 31 ottobre dovrà lasciare il posto al suo successore. Le candidature più accreditate negli ambienti politici, ad oggi, sono quelle di Antonio Laruccia, sindaco di Trecenta, e Ivan Dall'Ara, sindaco di Ceregnano, entrambi dl centrodestra. Ma Trombini lancia una sua personale preferenza: «Vedrei bene Enrico Ferrarese, sindaco di Stienta».
ENTE DI SECONDO GRADO
L'elezione del presidente della Provincia è profondamente cambiata negli scorsi anni. La Legge 56 del 2014 ha eliminato l'elezione degli organi provinciali da parte dell'elettorato attivo, stabilendone l'elezione da parte dei sindaci e dei consiglieri dei Comuni della provincia. Il mandato è di quattro anni e sono eleggibili solamente i sindaci della provincia il cui mandato scada non prima di diciotto mesi dalla data delle elezioni. Questo, infatti, riduce non di poco i papabili, visto che la prossima primavera saranno 34 i comuni polesani che andranno al voto: Ariano, Arquà, Bagnolo, Bergantino, Bosaro, Calto, Canda, Castelguglielmo, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ceneselli, Corbola, Costa, Crespino, Fiesso, Frassinelle, Gaiba, Gavello, Guarda Veneta, Lendinara, Loreo, Melara, Occhiobello, Papozze, Pettorazza Grimani, Pincara, Polesella, Pontecchio, Salara, San Bellino, Villanova del Ghebbo e Villanova Marchesana.
L'ENDORSEMENT DI TROMBINI
«Per ricoprire questo incarico spiega Trombini non è fondamentale l'esperienza come sindaco, ma avere doti diplomatiche e legali. Non sono molti i possibili candidati, visto che si andrà al voto in molti comuni. Il nome che ho sentito fare sono quelli del sindaco di Trecenta Laruccia e del collega di Ceregnano Dall'Ara. Io personalmente vedrei bene Enrico Ferrarese di Stienta». Tutti nomi nell'orbita del centrodestra, chi più e chi meno legato a uno dei due partiti della coalizione, Forza Italia o Lega. Dal centrosinistra, invece, sembra non ci sia ancora convergenza su un nome preciso. Vinicio Piasentini, sindaco di San Martino di Venezze, è l'unico che potrebbe rappresentare una candidatura unitaria del centrosinistra e qualche pezzo del centrodestra, ma pare non sia interessato. Il 10 ottobre, comunque, dovranno essere necessariamente presentate le candidature.
A.Luc.