Treni cancellati, pendolari a piedi

Martedì 17 Luglio 2018
LINEA FERROVIARIA
ROVIGO Saltano le corse del treno, una dopo l'altra, ma non arriva nemmeno l'autobus sostitutivo. Per un paradosso che i pendolari della martoriata linea Rovigo-Verona hanno sperimentato ieri mattina sulla propria pelle. L'autobus sostitutivo, infatti, viene attivato quando non c'è materialmente il treno o è il treno stesso ad avere problemi. Ma ieri mattina il treno che doveva raggiungere Verona in stazione a Rovigo c'era. Solo che, a causa del maltempo della notte, che ha causato qualche problema sulla linea, non poteva procedere. Con buona pace dei viaggiatori che hanno prima visto i minuti di ritardo aumentare di volta in volta sul tabellone degli arrivi e delle partenze, poi subentrare le cancellazioni, di tutte le prime corse della mattina.
TRENI CANCELLATI
«Quattro treni non effettuati, nessun bus sostitutivo, nessuna informazione, nessun rimborso», sottolinea su Facebook un lavoratore, che ha atteso invano per ore alla stazione di Rovigo per poi sfruttare il passaggio in auto di un amico. Il maltempo ha creato problemi su tutte le linee: sospesa la Rovigo-Chioggia, con i tecnici di Rfi al lavoro fra Adria e Loreo; ritardi fino a 30 minuti sulla Bologna Padova per danni fra Polesella e Rovigo, sospesa anche la Rovigo-Verona, con il primo treno delle 5.38 che si è fermato a Costa. Trenitalia, comunque, ha attivato corse sostitutive. Sistemi Territoriali no.
NESSUN AVVISO
A sottolineare il proprio disagio, un pendolare di Badia, che doveva raggiungere l'Università di Verona per l'inizio di una collaborazione. In stazione dalle 7 ha visto il ritardo del treno crescere man mano sul tabellone, fino a raggiungere gli 80 minuti. Con le corse successive che venivano invece cancellate. Tutto nel silenzio più completo. Così ha scritto al nostro giornale «con la speranza che porti al miglioramento del servizio sulla linea RovigoVerona». Alla stazione di Badia, racconta che in tanti «attendevano speranzosi», ma che nonostante ritardi e cancellazioni il servizio sostitutivo non è stato attivato. «E' stato questo il fastidio maggiore, perché ritardi e corse saltate non sono una novità, ma questa volta, nel silenzio generale, non è stata data la possibilità di raggiungere comunque la destinazione con il bus sostitutivo». Non riuscendo a spiegarsi il perché di questa situazione, è partito il tam tam fra pendolari. «Il capotreno ha spiegato che formalmente il bus sostitutivo viene attivato solo se è il treno ad avere problemi, ma in questo caso il treno era regolarmente pronto al binario. Solo che non otteneva il via libera per partire. Credo che sia stato dovuto a quello che è successo con il maltempo durante la notte, però è un vero paradosso».
RIMBORSI DIFFICILI
C'è poi un ulteriore disagio nel disagio, il rimborso: «Una cosa che si potrebbe fare benissimo online in pochi secondi, ma che non è prevista. Bisogna, invece, scaricare un apposito modulo e consegnarlo compilato alle biglietterie di Trenitalia. Una procedura lenta e macchinosa. A Badia è presente solamente una macchina automatica per comprare i biglietti, che, quando funziona, accetta monete o bancomat, non banconote. Per ottenere indietro i soldi sono così dovuto recarmi fino a Rovigo».
Francesco Campi
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