Tra argini e golene la rete ciclabile che porterà dal Garda al delta del Po

Domenica 22 Settembre 2019
Tra argini e golene la rete ciclabile che porterà dal Garda al delta del Po
ITINERARI CICLABILI
ROVIGO Il Polesine è in posizione strategica di snodo per la ciclabilità e la navigabilità: non è solo una piattaforma ideale per un nuovo modello di sviluppo turistico, ma è anche il candidato ideale al coordinamento dei vari interventi in tema di mobilità lungo le vie ciclabili e d'acqua. Proprio per rafforzare il ruolo polesano in un sistema integrato di percorsi ciclabili e fluvio-lagunari tra Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna, in Pescheria nuova è stato organizzato dal Consvipo il convegno Bike & boat. L'iniziativa rientrava nella Settimana europea della mobilità, che si celebra nei Paesi dell'Unione europea tra 16 e 22 settembre.
AMICI DELLA BICI
L'evento è stato anche una tappa di confronto, dopo le tre tappe reali per valorizzare il turismo in bici e in barca (Badia-Lusia in bici, il 16 giugno; Albarella-Donada in bici e barca, il 18 agosto; Fratta-Arquà in barca l'8 settembre) promosse da Polesine Blu & Green Tour. Questo è infatti uno dei progetti di area vasta promossi dal Consorzio per lo sviluppo del Polesine, con una regia che coinvolge la Provincia, i Gal Adige e Polesine Delta Po, ai quali si affiancano Assonautica Acque Interne Veneto ed Emilia e Fiab Rovigo come partner tecnici. La stessa regia potrebbe allargarsi presto ad Aipo, Ente Parco del Delta e ai due consorzi di bonifica polesani. Al convegno in Pescheria nuova sono intervenuti l'assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari, il consigliere provinciale delegato alla Mobilità Alberto Martello, l'assessore comunale Andrea Pavanello e il presidente del Consvipo Guido Pizzamano, che ha illustrato le linee guida del progetto Polesine Blu & Green Tour.
I PROGETTI
Pizzamano ha messo l'accento anche sull'importanza di puntare sul sistema di accoglienza (strutture ricettive, attracchi fluviali e magari una flotta locale di imbarcazioni) senza dimenticare gli interventi sulle ciclabili, che procedono a ritmo spedito da nord (vedi sottopasso di Badia, da cui ha origine la Destra Adige fino a San Martino di Venezze) a sud (ovvero Sinistra Po, da Melara verso il mare), fino al nuovo percorso, in fase progettuale, che da Castelmassa porterà a Castelnuovo Bariano e alla Bassa veronese verso l'innesto con il sistema ciclabile gardesano. Nella tavola rotonda sono stati illustrati buoni esempi di pratiche per la mobilità in bici e barca dal responsabile della Velostazione Dynamo di Bologna Filippo Carnevali, da Paolo Dal Buono del direttivo Assonautica nazionale e di Ferrara, dal presidente di Fiab Rovigo Denis Maragno, dal consigliere della Fondazione Cariparo Fausto Merchiori, dal sindaco di Ostiglia Valerio Primavori e dalla referente dei progetti di cicloturismo della Provincia Antonella Verza. Dal professor Vito Giavarini del liceo Paleocapa è stata raccontata invece l'attività Green Jobs nata lo scorso anno scolastico sulla scia dell'alternanza scuola-lavoro nella classe IV A. Ieri pomeriggio invece i volontari di Fiab Rovigo, con l'iniziativa Illuminati! in via Laurenti, hanno ribadito l'importanza per i ciclisti di essere ben visibili, per poter pedalare in sicurezza. Sono stati distribuiti in omaggio catadriotti per le ruote, fondamentali per la visibilità laterale, e alle 16.30 un flashmob ha richiamato l'attenzione sull'eccesso di suolo pubblico usato come parcheggio: Fiab ha dimostrato infatti quante bici possano stare in un posto per un'auto che spesso ospita soltanto il conducente.
N.Ast.
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