CANARO
Continua a tremare il sottosuolo del medio e alto Polesine. Dopo le piccole scosse di terremoto, avvertite il 3 febbraio alle 14.18 a Pincara (2,2 gradi Richter con epicentro a circa 11 chilometri di profondità) e il 4 aprile alle 3.14 a Ficarolo (magnitudo 2.3), ieri mattina è stata la volta di Canaro, Polesella e Fiesso Umbertiano.
Due scosse di debole entità, alle 5.15 e 5.17. I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno rilevato due scosse di magnitudo 2.5 e 2.4, con ipocentro fissato rispettivamente a 8 e 27 chilometri di profondità. La prima scossa, abbastanza superficiale è stata quella meglio avvertita (solo 8 chilometri di profondità), con tremori e boati durati un istante percepiti anche a Ferrara; la seconda non è stata quasi avvertita.
«Non abbiamo avvertito niente di particolare - afferma il sindaco di Canaro, Nicola Garbellini - Mi preme sottolineare come nel 2015, all'indomani del terremoto che aveva devastato il centro Italia, come amministrazione pubblica, abbiamo consegnato a tutte le famiglie, un manuale di protezione civile, con le azioni da attuare anche in caso di eventi sismici. Questa volta per fortuna non ce n'è stato bisogno».
© riproduzione riservata
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Due scosse di debole entità, alle 5.15 e 5.17. I sismografi dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno rilevato due scosse di magnitudo 2.5 e 2.4, con ipocentro fissato rispettivamente a 8 e 27 chilometri di profondità. La prima scossa, abbastanza superficiale è stata quella meglio avvertita (solo 8 chilometri di profondità), con tremori e boati durati un istante percepiti anche a Ferrara; la seconda non è stata quasi avvertita.
«Non abbiamo avvertito niente di particolare - afferma il sindaco di Canaro, Nicola Garbellini - Mi preme sottolineare come nel 2015, all'indomani del terremoto che aveva devastato il centro Italia, come amministrazione pubblica, abbiamo consegnato a tutte le famiglie, un manuale di protezione civile, con le azioni da attuare anche in caso di eventi sismici. Questa volta per fortuna non ce n'è stato bisogno».
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