Tbc, scatta la profilassi: primi test dei bimbi all'asilo

Sabato 25 Gennaio 2020
Tbc, scatta la profilassi: primi test dei bimbi all'asilo
ALLARME TUBERCOLOSI
ROVIGO Giornata di test, ieri, alla scuola dell'infanzia paritaria Mamma Margherita. Novanta bambini sono stati sottoposti al cosiddetto test di Mantoux, per verificare la risposta immunitaria alla tubercolina. Si tratta di un'iniezione sottocutanea alla quale fa riscontro un gonfiore come di puntura d'insetto. Valutandone dimensioni e consistenza, si può verificare se vi sia o meno un'infezione di Tbc.
PREVENZIONE IMMEDIATA
La risposta dell'Ulss 5 alla scoperta della positività alla tubercolosi di un bambino di 5 anni è stata immediata. E ieri mattina è stato il Servizio Igiene e Sanità Pubblica, guidato dalla dottoressa Margherita Bellè, a spostarsi a scuola, dopo l'incontro di giovedì pomeriggio con tutti i genitori: un modo per rendere anche meno impattante il test per i piccoli pazienti, sottoposti a questo primo passo dello screening a domicilio. E sempre a scuola, lunedì, i medici torneranno per verificare l'esito del test, con la lettura dell'indurimento della pelle. Oltre che comunicare in via riservata a ciascun genitore il risultato del test del figlio, verrà comunicato anche quanti test sono risultati negativi e quanti, nel caso vi siano, positivi, attivando quindi ulteriori passaggi del protocollo. Il test sarà ripetuto fra 10 settimane.
RADIOGRAFIA POLMONARE
Tutti i bimbi verranno anche sottoposti a una profilassi antibiotica. E, sempre lunedì, alle famiglie verranno già consegnate impegnative per la radiografia polmonare e per la visita infettivologica pediatrica, alle quali verranno sottoposti tutti i bambini anche in caso di negatività. Entrambi gli appuntamenti avverranno nel giro di pochissimo, come spiega il primario di Pediatria Simone Rugolotto: «Da lunedì pomeriggio a giovedì mattina a gruppi di 15, i bambini saranno sottoposti alle radiografie, mentre fra il 3 e l'11 febbraio avranno la visita pediatrica. Uno sforzo importante anche tenendo conto delle carenze d'organico, con quattro medici dedicati. Nel frattempo, la farmacia ospedaliera si è già attivata per recuperare i farmaci necessari per le profilassi e preparare le dosi adeguate ai bambini, perché la compressa è per adulti. Ci siamo confrontati anche con realtà sanitarie che hanno già affrontato percorsi analoghi, come Bologna, Firenze e Negrar. È stata creata, in pochissimo tempo, un'efficiente rete d'intervento e ci tengo a ringraziare tutto il personale, di Pediatria, Radiologia, Servizio Igiene e Direzione generale, perché è stato fatto un ottimo lavoro organizzativo».
F.Cam.
Ultimo aggiornamento: 30 Gennaio, 18:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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