STORICA FIERA
L'Ottobre Rodigino ed ExpoRovigo al Censer sono iniziati ieri con

Domenica 21 Ottobre 2018
STORICA FIERA
L'Ottobre Rodigino ed ExpoRovigo al Censer sono iniziati ieri con la primavera in autunno, e l'auspicio del sindaco Massimo Bergamin di superare i numeri del 2017 «quando la Fiera ha portato 80 mila visitatori». Alla cerimonia di inaugurazione nel padiglione E, il primo cittadino ha ricordato che dietro i numeri «del Censer oltre 200 espositori distribuiti su 17 mila metri quadrati, e in centro 285 bancarelle, ci sono tante famiglie e tanto lavoro».
CAMPIONARIA VARIA
«Attraverso il lavoro si trova la via d'uscita per superare le difficoltà: questa è la strada da seguire», gli ha fatto eco l'assessore regionale Cristiano Corazzari, dopo gli interventi dell'amministratore unico del Censer Giuseppe Toffoli e di Vittorio Ceccato, che per Confesercenti e Confcommercio ha espresso i ringraziamenti a quanti hanno reso possibile la fiera campionaria «e anche a chi ha scelto nuovi percorsi, perché così fa da sprone». Fino a martedì, la fiera campionaria resterà aperta dalle 10 alle 21 con ingresso gratuito, e quest'anno affianca i valori del volontariato a quelli dell'economia locale e non solo, viste le tipicità nell'area Sapori. Il messaggio è mostrare la volontà di fare impresa e le virtù che la comunità esprime. Così nel padiglione A, dedicato insieme al padiglione D a Expovolontariato, l'ingresso invita a non dimenticare mai l'impegno dei volontari. Ci riesce con le associazioni in fiera e con due lettighe esposte dalla Croce verde di Adria. Risalgono al 1911 e al 1913, e ricordano quando toccava ai soccorritori, se non c'erano soldi per affittare un cavallo, trainare a mano i mezzi di soccorso, anche fino a Pila. Tra le associazioni presenti, Emergency continuerà la campagna di tesseramento fino a martedì (tel. 331 1124828). Mezzi agricoli e auto storiche sono nel padiglione B, mentre concessionari d'auto, articoli da giardino e da esterno affiancano il lunapark nel piazzale.
SALOTTO DI ELEGANZA
Il centro storico espone da piazza XX settembre a piazza Tien An Men un serpentone fieristico di 285 banchi. E forse qualcuno è stato sistemato dove non potrebbe stare, perché occupa metà delle uscite della Camera di commercio: all'interno, nel Salone del grano la Cna ha realizzato un salotto di eleganza dedicato alle famiglie. L'offerta accontenta le necessità di casa, del palato e della moda, che al Made in China contrappone il Made in Italy e anche il Made in Italy per davvero. «Venite a curiosare» è l'invito che risuona tra le bancarelle, dove quest'anno la battaglia delle novità si gioca anche tra chi asciuga di più: Tornado, il panno in carbonio e vincente, contro Bambù, che punta sulla forza della fibra naturale. Torna la macchina a corda per fare il gelato mentre è all'esordio la sciarpa calamita. Formidabile lo smacchiatore che quando non funziona, dà consigli da vero amico: «Un capo macchiato così, meglio buttarlo via». «Che ci fa l'Inps in fiera?», invece, è una domanda che si sono fatti in molti trovando l'ente in piazza della Repubblica con una postazione mobile denominata Entra e cerca le tue risposte. Ha registrato una buona affluenza e fino a martedì resterà a disposizione per dare consulenze, rilasciare Pin e fissare appuntamenti: «Molti sono stati sorpresi di trovarci qui. C'è grande curiosità per la quota 100, anche se non possiamo dire nulla perché bisogna sapere come sarà la normativa», ha raccontato il direttore della sede di Rovigo Roberta Carone. Per chi invece si chiede Ma è vero che domenica arriva il freddo?, una prima risposta è l'ombrello antibora.
PORFIDO MAL MESSO
Attenzione all'asfalto in via Silvestri: dislivelli e qualche cubetto di porfido fuorisede, possono far cadere. E così succede di scivolare: «Mi scusi signora se mi sono aggrappata al suo braccio», «No no, ha fatto bene». Contro le rotture, resta valida la colla che non secca: unisce e non tradisce, come in un ideale rapporto di coppia. Funzionerà anche per altre questioni? Intanto in piazza Merlin sono diventate un'attrazione anche le vetrine dell'ex chiosco.
Nicola Astolfi
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