Stazione, portabici rovinati e furti all'ordine del giorno

Martedì 17 Ottobre 2017
Stazione, portabici rovinati e furti all'ordine del giorno
MOBILITÀ
ROVIGO Il capoluogo polesano non è una città per ciclisti, stretta tra un piano del traffico proposto dall'assessore Paulon, da diversi politici e cittadini ritenuto deleterio e mai attuato al momento, e la critica situazione della sicurezza di strade, incroci e piste ciclabili.
È il punto fissato dai consiglieri comunali del Partito democratico Giorgia Businaro e Andrea Borgato (indipendente ed esponente del Gruppo Bachelet), che attaccano la giunta sulle politiche di incentivazione della mobilità ciclabile urbana.
L'ACCUSA
«Nel capoluogo studenti e lavoratori pendolari non hanno nemmeno il lusso di poter lasciare tranquillamente la propria bicicletta nel parcheggio attrezzato della stazione dei treni - attaccano i due consiglieri comunali - la zona si trova in una situazione di degrado e incuria da tempo: pilastri portabici pericolanti, con ancoraggi sollevati da terra, ruderi di biciclette abbandonati ad arrugginire. Insomma, uno spettacolo pessimo che accoglie ogni mattina i ciclisti che devono recarsi all'università o sul posto di lavora e che, fino a sera, vivono nel timore di non ritrovare il proprio mezzo».
L'APPELLO
Sulla questione sicurezza, i due lanciano l'invito ad aprire un tavolo di confronto con i volontari della Fiab (la Federazione italiana amici della bici), definiti sempre propositivi e collaborativi nei confronti delle diverse amministrazioni che si sono succedute a Palazzo Nodari.
«Rovigo, una città dalla limitata estensione territoriale, potrebbe essere un perfetto laboratorio di sperimentazione di pratiche di mobilità urbana sostenibile e invece, purtroppo, continua a essere autocentrica, senza alcuna prospettiva di innovazione e senza alcuna sensibilità dell'amministrazione nei confronti dell'ambiente e della qualità della vita dei propri cittadini», chiudono Businaro e Borgato con un tono amaro.
Andrea Gardina
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