SPETTACOLI VIAGGIANTI
CANARO Le luci dei luna park sono spente da tre mesi. Le

Domenica 31 Maggio 2020
SPETTACOLI VIAGGIANTI CANARO Le luci dei luna park sono spente da tre mesi. Le
SPETTACOLI VIAGGIANTI
CANARO Le luci dei luna park sono spente da tre mesi. Le famiglie che vivono di questo mestiere si sentono abbandonate, soprattutto dallo Stato. E la beffa non manca: dal 18 maggio via libera ai luna park, ma tutte le fiere sono state rinviate in blocco.
FIERE ANNULLATE
L'emergenza Coronavirus ha lasciato il segno, anche in provincia di Rovigo. È una situazione drammatica quella denunciata da Paola Bianchi, originaria di Canaro, che ha iniziato a fare questo lavoro 25 anni fa e ora è affiancata dai figli Francesca ed Elia Truzzi. «Non mi vergogno a dirlo, ci siamo fatti aiutare dalla Caritas e abbiamo usufruito dei buoni spesa del Comune - ammette - perché non riusciamo ad andare avanti». Il 23 febbraio 2020 è una data che la famiglia Truzzi non scorderà facilmente: «E' l'ultimo giorno che abbiamo lavorato, c'era il carnevale di Comacchio. In seguito tutto il mondo si è fermato e noi ci siamo adeguati. Dal 18 maggio viene data la possibilità ai luna park di riprendere le attività di spettacoli viaggianti, ma il grande paradosso è che non vengono più organizzate manifestazioni e fiere. Ci sono protocolli interni che siamo in grado di rispettare, possiamo lavorare con mascherine e gel igienizzante - prosegue Paola Bianchi - Noi abbiamo speso a gennaio quasi 350 euro per stilare le domande e un calendario dettagliato delle fiere, per chiedere i permessi fino a novembre. Ora tutti questi eventi sono saltati o bloccati».
APPELLO AI COMUNI
«Ho chiesto ai Comuni se queste domande possono valere per il 2021, mi hanno già risposto che non è possibile - racconta Paola -, quindi dovrò spendere altri soldi per riformulare le stesse domande».
VIDEOCONFERENZA
I giostrai hanno giocato di squadra e si sono ritrovati in videoconferenza per discutere delle problematiche che affliggono il settore. «Ci sono molti gruppi attivi, sia in Veneto che in Emilia - fa sapere la donna - abbiamo discusso con Confesercenti e Anesv, l'Associazione nazionale spettacoli viaggianti. Di sicuro giugno è perso, speriamo di recuperare qualcosa con i luna park al mare per luglio e agosto, noi andiamo sempre a Bellaria e Igea Marina. In ogni caso ripartiamo senza contributi dal Governo. Il futuro ci spaventa».
PAGAMENTI IN ARRIVO
Si avvicina un'altra importante scadenza: «A luglio dovremo pagare l'assicurazione annuale per le giostre, ora ferme in camion da mesi. È una polizza annuale, il costo è elevato. Se non la rinnoviamo, il prossimo anno dovremo stipulare un nuovo contratto e le cifre aumenteranno, perché partiremo da una nuova classe di merito».
LAVORO ALTERNATIVO
Sia la madre che i figli hanno spedito curriculum per trovare un nuovo lavoro in questi mesi, ma al momento hanno sbattuto contro porte chiuse in faccia: «Io sono disponibile anche a lavorare in campagna, mi sono rivolta ad alcune aziende agricole e hanno respinto la mia richiesta - spiega Paola Bianchi - mia figlia Francesca ha fatto richiesta in un supermercato di Occhiobello, ma le hanno risposto che non ha i requisiti adatti».
LE ATTRAZIONI
Con le pesche dei cigni e i tiri in porta (dove a ogni gol in una parte della rete corrisponde un premio speciale), Paola, Francesca ed Elia si sono fatti conoscere in Polesine. «Abbiamo sempre partecipato alle fiere di Fiesso, Canaro, Canda e Bosaro, poi a quella di Cavarzere, nel Veneziano, molto frequentata dai bassopolesani. Lo ripeto, ci siamo fatti aiutare dalla Caritas, ma ci sono tanti colleghi che ora vivono così».
A.Garb.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci