Spaccio all'uscita da scuola

Martedì 12 Novembre 2019
Spaccio all'uscita da scuola
GUERRA AGLI STUPEFACENTI
ROVIGO Un arresto che è un avviso affisso in bacheca: attenzione. Sabato scorso, infatti, all'uscita di scuola, i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Rovigo hanno fatto scattare un blitz che ha portato all'arresto di un 18enne che non era uno studente di quella scuola e che, secondo i militari, era lì solo per spacciare.
SCUOLE NEL MIRINO
L'attenzione dei carabinieri sul fenomeno del consumo delle sostanze stupefacenti, volto non solo alla repressione ma anche alla prevenzione, è sempre molto alta. E ancora di più nelle scuole che sono sempre monitorate attentamente. Proprio durante un controllo routinario i militari hanno notato la presenza sospetta del ragazzo che si aggirava all'esterno dell'istituto Edmondo De Amicis di via Cesare Parenzo proprio durante l'orario di uscita degli studenti. Il giovane non era uno studente della scuola e questo ha messo sull'avviso i carabinieri che, dopo aver osservato i movimenti e l'atteggiamento del ragazzo, sono passati al controllo. Dopo averlo fermato e identificato è scattata la perquisizione personale e addosso al ragazzo, le cui iniziali sono R.W., di appena 18 anni, sono stati trovati nove pacchettini contenenti hashish, per un peso complessivo di 26 grammi.
DROGA CONFEZIONATA
Le circostanze e il fatto che la droga fosse così suddivisa ha spinto i carabinieri a confermare i propri sospetti e ritenere che lo scopo della presenza del 18enne all'uscita della Ragioneria fosse dovuta proprio a motivazioni commerciali. Così per il ragazzo è scattato l'arresto in flagranza per l'ipotesi di reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Tuttavia, vista la quantità tutto sommato contenuta dell'hashish che è stato rinvenuto e subito posto sotto sequestro, nonché alla luce del fatto che il giovane fosse del tutto incensurato, già nel pomeriggio, su disposizione del sostituto procuratore Maria Giulia Rizzo, R.W. è stato rimesso in libertà e denunciato a piede libero.
ARRESTATO E RILASCIATO
Un arresto che è anche una sorta di monito che i carabinieri rodigini hanno lanciato agli studenti, quasi per offrire loro una lezione pratica di quali possono essere le conseguenze dal punto di vista penale di prendere il tema della droga sottogamba. Fra l'altro, come si riporta nella Relazione Annuale 2019 della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, nel corso del 2018, i decessi riconducibili all'abuso di sostanze stupefacenti rilevati dalle forze di polizia o segnalati dalle Prefetture hanno raggiunto i 334 casi.
REGIONE A RISCHIO
E le regioni più colpite in senso assoluto sono state proprio il Veneto con 36 casi, insieme al Piemonte, seguite dalla Toscana ed Emilia Romagna con 34. E ad settembre di quest'anno in Veneto si erano già registrati altri 25 decessi. A preoccupare, è, in particolare, il ritorno dell'eroina, con più sequestri ed un arresto anche la settimana scorsa ad Adria, da parte dei carabinieri, oltre al diffondersi di nuove sostanze, come nel caso del laboratorio artigianale di produzione di metanfetamine scoperto a Boara dalla Squadra mobile.
Francesco Campi
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