«Sosta gratuita in città, una misura che peggiora solo l'inquinamento»

Martedì 24 Marzo 2020
«Sosta gratuita in città, una misura che peggiora solo l'inquinamento»
INQUINAMENTO
ROVIGO «La sosta libera in centro invoglia la gente a raggiungere la città in auto». Ne è convinta la sezione polesana di Legambiente, contraria all'ordinanza del sindaco Edoardo Gaffeo che rende gratuito il parcheggio in città fino alla fine dell'emergenza. Nei giorni scorsi la giunta comunale, sotto la spinta anche dell'opposizione, ha deciso di rendere meno onerosa la permanenza degli automobilisti che in queste settimane devono raggiungere il capoluogo per lavoro o fare spese nelle attività autorizzate a rimanere aperte in quanto servizi essenziali.
CALO DEL TRAFFICO
In seguito alla chiusura di molte attività e ai divieti di uscire di casa se non per urgenze legate a spesa e salute, il traffico in città, ha subito un calo considerevole, le auto in movimento durante il giorno sono davvero poche. Appena si fa buio poi, si contano in una mano. Il provvedimento della sosta gratuita non convince però l'associazione degli ambientalisti. «In un momento in cui è necessario limitare movimenti e interazioni tra persone si chiedono i responsabili rodigini di Legambiente - si rischia piuttosto di incentivare gli spostamenti in città e di cambiare in peggio le abitudini di mobilità sostenibile». E suggeriscono: «Sarebbe meglio indicare piuttosto forme alternative di mobilità sull'esempio di altri Paesi, come la Germania e il Regno unito: la bici permette non solo di rispettare la distanza minima, evitando assembramenti, ma è anche un modo per fare attività fisica e rinforzare gli anticorpi».
L'associazione cita Padova: «Ha reso sì gratuiti i parcheggi, ma solo per il personale medico, infermieristico e sanitario, una categoria di lavoratori che in questo momento sta vivendo una situazione di grande difficoltà».
Secondo Legambiente il problema dello smog persiste. «L'emergenza smog caratterizza Rovigo in maniera cronica spiegano gli ambientalisti -. Solo la scorsa settimana l'Agenzia europea per la Salute pubblica ha lanciato l'allarme sui maggiori rischi da Covid-19 per la popolazione che vive in zone inquinate come la pianura Padana». I rilevamenti Arpav mostrano che le misure anti virus hanno avuto effetti fortemente benefici per la qualità dell'aria e per la salute delle persone, a seguito di una notevole diminuzione delle auto in circolazione.
Rovigo, ad esempio, da mesi in lotta contro l'alto numero di sfioramenti per le polveri sottili, è passata da un'allerta arancio o addirittura rossa a una fase stabile di sforamenti saltuari, tornando così all'allerta verde dell'Accordo Padano. Nel capoluogo, dall'inizio del blocco per decreto, ossia il 29 febbraio, le concentrazioni di polveri sottili sono crollate. Dato confermato per tutta la Pianura Padana come mostrano anche le immagini e dall'analisi dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
«Il nesso tra presenza delle polveri sottili e diffusione dell'epidemia è in fase di indagine, è invece già abbastanza chiaro che la presenza di malattie respiratorie croniche sia un importante fattore di rischio nello sviluppo di complicanze associate al contagio - dichiara Giulia Bacchiega, presidente di Legambiente Rovigo il blocco deve essere un'importante occasione per un ripensamento profondo di mobilità e stili di vita, continuando a portare avanti le buone pratiche ambientali».
Roberta Merlin
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