VILLANOVA DEL GHEBBO
Sala polivalente gremita per le premiazioni del 15. concorso Riccardo Chinaglia, organizzato dalla sezione avisina villanovese, con il supporto dell'istituto comprensivo Costa - Fratta. Gli studenti della scuola media Monsignor Secondo Porta e gli alunni della scuola elementare Giuseppe Mazzini hanno dato vita a uno spettacolo musicale al termine del quale sono stati consegnati omaggi a tutti i partecipanti. Alle classi terza media una medaglietta con il proprio nome e gruppo sanguigno e un cappellino Avis. I ragazzi di terza media hanno ringraziato con una sorta di poesia ciascun insegnante. Al professor Piva, docente di musica e regista dello spettacolo, è stata consegnata una targa di ringraziamento.
«In questi 15 anni, l'Avis, in questa scuola ha trovato una collaborazione molto importante - ha affermato il presidente Lino Maurizio Milan - Rilevanti, sono state la disponibilità e l'entusiasmo dimostrato da dirigenti, insegnanti e studenti. Questa iniziativa ha permesso all'associazione di entrare in tante famiglie e instaurare un rapporto di amicizia, di stima e solidarietà. Grazie a Pietro e Sandra Chinaglia per la fiducia e la stima verso l'associazione, che proprio in memoria del figlio Riccardo ha dedicato questo concorso. Un plauso anche a Pro Loco, Auser e alle maestre della scuola elementare».
IL CONCORSO
Il titolo del concorso di quest'anno era C'è più gioia nel donare. «Tutti siete vincitori, perché tutti vi siete messi in gioco, riflettendo e confrontandovi sul tema della solidarietà - ha spiegato Riccardo Malin segretario Avis -. La gratuità è l'elemento distintivo dell'agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre forme di impegno civile».
Questa manifestazione, che si rinnova ormai da 15 anni, è dedicata a Riccardo Chinaglia, stroncato dalla malattia. Uno dei suoi desideri era trasmettere, specie ai giovani, quanto sia bello e importante donare agli altri. Questo concorso, a lui dedicato, cerca di esprimere appunto questo suo desiderio tenendone viva la memoria. Chi dona senza aspettarsi di essere ricambiato ha sempre tra le mani il fiore della gioia. Tutti i disegni e i lavori eseguiti hanno continuato l'ampliamento di un maxi puzzle, allestito sui muri interni della media, partito tre anni fa.
Marco Scarazzatti
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sala polivalente gremita per le premiazioni del 15. concorso Riccardo Chinaglia, organizzato dalla sezione avisina villanovese, con il supporto dell'istituto comprensivo Costa - Fratta. Gli studenti della scuola media Monsignor Secondo Porta e gli alunni della scuola elementare Giuseppe Mazzini hanno dato vita a uno spettacolo musicale al termine del quale sono stati consegnati omaggi a tutti i partecipanti. Alle classi terza media una medaglietta con il proprio nome e gruppo sanguigno e un cappellino Avis. I ragazzi di terza media hanno ringraziato con una sorta di poesia ciascun insegnante. Al professor Piva, docente di musica e regista dello spettacolo, è stata consegnata una targa di ringraziamento.
«In questi 15 anni, l'Avis, in questa scuola ha trovato una collaborazione molto importante - ha affermato il presidente Lino Maurizio Milan - Rilevanti, sono state la disponibilità e l'entusiasmo dimostrato da dirigenti, insegnanti e studenti. Questa iniziativa ha permesso all'associazione di entrare in tante famiglie e instaurare un rapporto di amicizia, di stima e solidarietà. Grazie a Pietro e Sandra Chinaglia per la fiducia e la stima verso l'associazione, che proprio in memoria del figlio Riccardo ha dedicato questo concorso. Un plauso anche a Pro Loco, Auser e alle maestre della scuola elementare».
IL CONCORSO
Il titolo del concorso di quest'anno era C'è più gioia nel donare. «Tutti siete vincitori, perché tutti vi siete messi in gioco, riflettendo e confrontandovi sul tema della solidarietà - ha spiegato Riccardo Malin segretario Avis -. La gratuità è l'elemento distintivo dell'agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre forme di impegno civile».
Questa manifestazione, che si rinnova ormai da 15 anni, è dedicata a Riccardo Chinaglia, stroncato dalla malattia. Uno dei suoi desideri era trasmettere, specie ai giovani, quanto sia bello e importante donare agli altri. Questo concorso, a lui dedicato, cerca di esprimere appunto questo suo desiderio tenendone viva la memoria. Chi dona senza aspettarsi di essere ricambiato ha sempre tra le mani il fiore della gioia. Tutti i disegni e i lavori eseguiti hanno continuato l'ampliamento di un maxi puzzle, allestito sui muri interni della media, partito tre anni fa.
Marco Scarazzatti