Solidarietà in concorso nel nome di Riccardo

Martedì 25 Giugno 2019
VILLANOVA DEL GHEBBO
Sala polivalente gremita per le premiazioni del 15. concorso Riccardo Chinaglia, organizzato dalla sezione avisina villanovese, con il supporto dell'istituto comprensivo Costa - Fratta. Gli studenti della scuola media Monsignor Secondo Porta e gli alunni della scuola elementare Giuseppe Mazzini hanno dato vita a uno spettacolo musicale al termine del quale sono stati consegnati omaggi a tutti i partecipanti. Alle classi terza media una medaglietta con il proprio nome e gruppo sanguigno e un cappellino Avis. I ragazzi di terza media hanno ringraziato con una sorta di poesia ciascun insegnante. Al professor Piva, docente di musica e regista dello spettacolo, è stata consegnata una targa di ringraziamento.
«In questi 15 anni, l'Avis, in questa scuola ha trovato una collaborazione molto importante - ha affermato il presidente Lino Maurizio Milan - Rilevanti, sono state la disponibilità e l'entusiasmo dimostrato da dirigenti, insegnanti e studenti. Questa iniziativa ha permesso all'associazione di entrare in tante famiglie e instaurare un rapporto di amicizia, di stima e solidarietà. Grazie a Pietro e Sandra Chinaglia per la fiducia e la stima verso l'associazione, che proprio in memoria del figlio Riccardo ha dedicato questo concorso. Un plauso anche a Pro Loco, Auser e alle maestre della scuola elementare».
IL CONCORSO
Il titolo del concorso di quest'anno era C'è più gioia nel donare. «Tutti siete vincitori, perché tutti vi siete messi in gioco, riflettendo e confrontandovi sul tema della solidarietà - ha spiegato Riccardo Malin segretario Avis -. La gratuità è l'elemento distintivo dell'agire volontario e lo rende originale rispetto ad altre forme di impegno civile».
Questa manifestazione, che si rinnova ormai da 15 anni, è dedicata a Riccardo Chinaglia, stroncato dalla malattia. Uno dei suoi desideri era trasmettere, specie ai giovani, quanto sia bello e importante donare agli altri. Questo concorso, a lui dedicato, cerca di esprimere appunto questo suo desiderio tenendone viva la memoria. Chi dona senza aspettarsi di essere ricambiato ha sempre tra le mani il fiore della gioia. Tutti i disegni e i lavori eseguiti hanno continuato l'ampliamento di un maxi puzzle, allestito sui muri interni della media, partito tre anni fa.
Marco Scarazzatti
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