SICUREZZA
ROVIGO Le ronde del Comune rischiano di rivelarsi un flop prima ancora

Mercoledì 17 Gennaio 2018
SICUREZZA
ROVIGO Le ronde del Comune rischiano di rivelarsi un flop prima ancora di partire. L'obiettivo del sindaco di potenziare la sicurezza della città e dei quartieri utilizzando ex militari, poliziotti o vigili del fuoco in pensione preoccupa il presidente di Assoarma Rovigo, Paolo Vaccaro. «Ormai, siamo tutti abbastanza anziani - spiega - La divisa ce l'abbiamo sempre nel cuore, ma mettersi a girare di notte per le vie della città a caccia di malviventi mi sembra un po' eccessivo». «Da quando il servizio di leva non è più obbligatorio - osserva - non ci sono più pensionati giovani nell'Arma. Chi finisce la sua carriera dopo i 60 anni, non credo se la senta di rischiare la vita di notte come volontario. I ladri infatti, al contrario, sono solitamente giovani e abili a correre e a scappare: potrebbero anche farci del male, non abbiamo più i riflessi di una volta. Con l'età arriva anche qualche acciacco».
CONTROLLI DIURNI
Le ronde diurne sono giudicate già più fattibili. «Gli ex appartenenti alle forze armate e di polizia potrebbero, invece, fare delle passeggiate nei parchi e davanti alle scuole, ad esempio - spiega Vaccaro - Un servizio da nonno vigile' è infatti più adatto alla nostra età e condizione fisica. Servizio che, tra l'altro, già stanno svolgendo in collaborazione con i volontari della Protezione Civile, soprattutto al momento dell'entrata e dell'uscita degli studenti dalle scuole. Se l'aiuto chiesto dal Comune ai volontari delle diverse associazioni che fanno capo ad Assoarma dovesse essere questo, allora se ne può parlare».
Scettico sull'impiego di ex militari e poliziotti nelle 2ronde comunali anche il presidente rodigino delle Guardie d'Onore del Pantheon, Walter Giuliotti: «Utilizzare dei vecchietti per spaventare i ladri - afferma sorridendo - non credo sia una buona idea. Chi andrebbe di notte a caccia di ladri con il rischio di essere aggredito o picchiato da un giovane straniero magari armato?». E aggiunge: «Cosa succede poi se un volontario reagisce contro l'aggressione di un ladro o un qualsiasi delinquente? Si porterebbe a casa anche una denuncia. Mi sembra tutto abbastanza irrealizzabile: le ronde meglio lasciarle ai giovani, guidati magari da un agente in servizio».
DECRETO INAPPLICATO
«Il sindaco non si è chiesto perché questo decreto del 2009 che permette ai Comuni di istituire questi osservatori volontari composti da ex militari o altri in pensione non ha avuto molto successo? - conclude il presidente dell'associazione - Semplicemente non è fattibile, la sicurezza è un compito troppo delicato e pericoloso per personale non armato. La sicurezza va gestita da personale in servizio, potenziando semmai, il numero di militari e agenti».
Roberta Merlin
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