Scopre dopo che è un trans, scoppia lite furibonda

Lunedì 19 Novembre 2018
IL FATTO
MESTRE Ha abbordato per strada quella che credeva una giovane prostituta. Quindi, dopo i convenevoli del caso, ha pattuito il prezzo di una prestazione: sesso orale.
Giusto prima di cena, verso le 19.30, alcune sere fa. A quel punto si sono appartati in un anfratto lungo via Murialdo a Marghera, lontano da sguardi indiscreti. Una volta consumato l'atto, però, si è reso conto che la lucciola non era una lei, bensì un lui ed è successo il finimondo.
I PROTAGONISTI
Il 55enne miranese a quel punto, in preda quasi a una crisi isterica, ha cominciato a inveire contro il transesessuale, offendendolo e urlandogli dietro che non l'avrebbe pagato, anzi dicendo che a stento si stava trattenendo dal menarlo e che era fortunato se non gli metteva le mai addosso.
L'altro, un 26enne di origini bulgare, domiciliato nel Rodigino, non capendo una reazione tanto violenta perché in fin dei conti era stato ai patti, per tutta risposta gli ha strappato la collana d'oro a ristoro del servizio fornito così come richiesto e ha cercato di scappare. Senza riuscirci, però, perché l'altro lo ha placcato, bloccandone la fuga. Ne è nata una colluttazione piuttosto vivace alla quale hanno messo fine gli agenti di una Volante di passaggio che hanno visto i due picchiarsi in strada, intervenendo immediatamente.
Dividerli non è stato facile, al contrario. Una volta separati, i poliziotti hanno ricostruito i fatti non senza fatica. Lo straniero, che nel frattempo si era calmato, è stato portato in questura, dove come da prassi è stato identificato e fotosegnalato. Per lui la vicenda si è conclusa, senza incassare nulla, e anzi con un provvedimento di divieto di ritorno entro i confini del comune di Venezia.
Il suo cliente, invece, ha fatto rientro a casa un po' malconcio e con la catenina spezzata.
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