Scoppia il panico: corsa ai supermercati a comprare bottiglie e rabbia sui social

Lunedì 18 Novembre 2019
Scoppia il panico: corsa ai supermercati a comprare bottiglie e rabbia sui social
LA PAURA
ROVIGO Una mezza giornata di allarme per gli abitanti di Rovigo, Arquà Polesine, Bosaro, Ceregnano, Costa di Rovigo, Pontecchio Polesine, San Martino di Venezze, Villadose e Villamarzana, rimasti senza acqua corrente per cinque ore. Tanto panico che ha subito fatto venire in mente l'assalto al forno delle grucce di manzoniana memoria, osservando l'invasione delle corsie dei supermercati locali per fare incetta di bottiglie di acqua. I ricordi di molti, infatti, sono subito tornati alla crisi idrica dello scorso anno, a cavallo tra ottobre e novembre, durante la quale l'intero Medio Polesine è rimasto senza acqua per ben tre giorni.
CORSA AI SUPERMERCATI
Così, per evitare di rimanere senza anche questa volta, in tanti sono corsi ad acquistare pacchi e pacchi di bottiglie d'acqua minerale. «Mara, tu carica questo carrello che io e tuo figlio ne carichiamo altri due», diceva ieri un uomo a sua moglie tra le corsie del discount. «Mi scusi, ma non avete più acqua? Non sapete che stiamo rimanendo senza quella corrente?» è stata l'allarmata osservazione di una donna di mezza età a una commessa di un altro supermercato. Frasi e situazioni di questo tipo si sono succedute per tutta la mattinata, visto che alle 10.30 molti appartamenti del centro storico, vista l'altezza, sono rimasti completamente all'asciutto e non c'erano preavvisi di sospensione del servizio per lavori priogrammati.
Alcuni, vedendo che la tradizionale acqua naturale era terminata, hanno acquistato quella frizzante pur di avere un liquido utile per cucinare, lavarsi o potere usare lo sciacquone del gabinetto.
COMMENTI SUI SOCIAL
Mentre in molti stavano rifornendo la casa di più acqua possibile, preoccupati di rimanere senza chissà quanto tempo, altri hanno deciso di esprimere i propri pensieri e opinioni sui social network. All'origine del guasto che ha messo ko la centrale di Boara Polesine di Acquevenete pare sia stato un problema elettro-meccanico, tant'è che l'azienda idrica ha sin da subito specificato che «non ci sono al momento situazioni gravi legate al maltempo e alla piena dell'Adige, come accaduto lo scorso anno».
Nonostante ciò, molti su Facebook hanno sostenuto l'esatto contrario, come chi sosteneva che «non riescono a depurare l'acqua perché è troppo onta, che si sbrighino a fare i lavori». Altri, invece, se la sono presa con l'azienda («scommetto però che le bollette arriveranno puntuali», ha scritto una rodigina) e persino con l'evento del centro commerciale La Fattoria, avvenuto il giorno prima, cui hanno partecipato due note celebrità del cinema: «Invece di dare soldi a Megan Taylor - argomentava un'altra persona - aggiustate queste cose e garantite il servizio ai cittadini che pagano profumatamente». Un segno che forse l'ansia prodotta da questa breve assenza di acqua corrente (conclusasi nel primo pomeriggio) aveva cominciato a far perdere il senso della misura ad alcuni utenti, visto che la dirigenza di un centro commerciale privato nulla ha a che fare con il servizio idrico pubblico.
IMPAZIENZA
Sistemato il problema, Acquevenete ha diramato una nota sia sul suo sito che sull'app per smartphone in cui segnalavano che la riparazione era terminata e che pian piano l'acqua sarebbe tornata a defluire dai rubinetti di circa 70mila utenti polesani.
Sempre attraverso Facebook la gente ha voluto commentare, allegando foto e video, lo stato dell'acqua: «La mia è arancione,«V vi pare che io possa lavarmi con quest'acqua? Vergognatevi». A nulla, infatti, deve essere valsa la frase del comunicato di Acquevenete, in cui avvisavano gli utenti che «saranno possibili fenomeni di acqua rossa, in questo caso si invitano gli utenti a lasciar scorrere l'acqua per qualche minuto prima di utilizzarla», come avviene pressoché normalmente dopo una interruzione del servizio e la successiva ripresa.
Il sindaco Edoardo Gaffeo, alla fine, sottolinea che «non vi era alcun panico cui cedere. La situazione è ed è stata continuamente monitorata e ringrazio Acquevenete per la solita celerità. Come sindaci, terremo in ogni caso sotto controllo la situazione».
Alberto Lucchin
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