Scardovari, altre 48 ore di blocco

Giovedì 21 Novembre 2019
Scardovari, altre 48 ore di blocco
PORTO TOLLE
Solidarietà, ricostruzione e programmazione. Queste sono le tre parole chiave emerse durante il consiglio comunale aperto andato in scena ieri sera in una gremita sala consigliare a Porto Tolle per parlare in maniera ampia e condivisa dei danni subiti dalla Sacca di Scardovari in occasione del fortunale che nella notte tra il 12 ed il 13 novembre scorso ha spazzato via quasi totalmente il villaggio dei pescatori. A fare gli onori di casa è stato il sindaco Roberto Pizzoli che ha fatto il punto su quanto fatto dall'inizio dell'emergenza ad oggi. Dopo di lui per l'opposizione e la maggioranza si sono alternati il capogruppo Claudio Bellan e Sebastiano Boscolo, consigliere di Scardovari che ha letto un'accorata lettera nella quale invita ad evitare il politichese dedicandosi a contenuti, mentre l'ex sindaco dichiara: «La debolezza del nostro territorio è anche la nostra forza, proprio per questo sono necessari interventi in maniera ordinaria anziché straordinaria».
I PESCATORI
Il presidente del Consorzio pescatori, Luigino Marchesini ha illustrato la situazione drammatica nella laguna: «Speriamo di ricostruire tutto il prima possibile: la campagna 2020 delle cozze è in pericolo, ma soprattutto è necessario tenere alta la guardia perché non vorrei ci trovassimo ancora in una situazione del genere».
Dopo una serie di interventi nei quali è emersa fortemente la necessità di dare nel breve periodo la possibilità ai pescatori di tornare a lavorare, mentre per il medio-lungo quella di mettere in campo una vera e propria strategia per programmare interventi ordinari di manutenzione non soltanto delle lagune ma degli scanni, è stato il prefetto Maddalena De Luca a chiudere dichiarando: «Voi siete la mia comunità, la mia presenza qui rappresenta la mia vicinanza, mi piace dare concretezza. Abbiamo avuto numerosi incontri con le istituzioni e venerdì avremo anche il sottosegretario alla presidenza del consiglio Andrea Martella». «A tutti i rappresentanti dello Stato - ha proseguito - sono stati consegnati dossier molto precisi, perché il nostro territorio ha dimostrato in questa occasione tutta la sua fragilità, che non è tale solo dal punto vista delle calamità, ma che si compone di tante tessere, tutte ricadenti su un'unica attività produttiva. Adesso è il momento della verifica dei danni perchè questa è una calamità naturale vera e propria».
ALLERTA PER IL PO
De Luca ha continuato: «C'è un'allerta arancione fino a venerdì per il passaggio del Po che potrebbe comportare un allagamento delle aree golenali: quando sono venuta in visita appena accaduto il disastro ho chiesto collaborazione perché erano previste altre due ondate, anche a costo di un'ulteriore perdita dal punto di vista produttivo, vi ho chiesto di non uscire e di non fare il vostro lavoro, ma dal mio punto di vista l'incolumità personale ha un valore assoluto che va salvaguardato. Chiedo fino a venerdì sera la stessa collaborazione».
Secondo il prefetto la questione da trattare non è soltanto quella legata all'evento in sè ma «gli aspetti da considerare sono molteplici: vanno da quello del risarcimento a quello della vivificazione delle lagune. Un problema di cura preventiva di quest'area, una questione molto importante, riguarda i diritti esclusivi di pesca per cui è fondamentale un intervento legislativo. Questi dossier non sono un foglietto con gli appunti, li sto seguendo personalmente presso i vari ministeri e confido di portarvi dei risultati concreti. Confido - ha concluso - che si possano mettere a punto tutte quelle misure che possono rendere un po' meno fragile il nostro territorio e non dover sempre intervenire con interventi successivi. Vanno messe a regime quelle azioni che possano prevenire non dico disastri di questo tipo, ma garantire la sopravvivenza dell'attività produttiva della pesca».
Anna Nani
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